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a Vitinia a piedi

Sono stato per molti anni sostenitore della necessità di rompere l’isolamento del nostro quartiere con Vitinia. Non che fossi solo in questo intendimento. Moltissime persone, già solo guardando da Via Troisi verso la collina di Vitinia, si sono sempre chieste a che pro non unire le due sponde del Fosso di Malafede. Ebbene, un primo passo in questa direzione è finalmente stato compiuto. Ammetto che al momento è solo un primo passo formale. Ma nel complesso iter burocratico che caratterizza le opere pubbliche, resta un primo passo fondamentale.

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Vitinia e Giardino di Roma sono quartieri molto differenti. Vitinia è da sempre un montarozzo isolato, dalla difficile accessibilità, collegato a Roma fondamentalmente dalla fermata del trenino Roma – Lido. I suoi abitanti sono contenti dell’isolamento del loro quartiere e bramano di restare in questa condizione.

Complice un’età media molto più bassa, gli abitanti di Giardino di Roma hanno necessità e visioni diverse. Bramano non solo una fermata del trenino m anche migliori collegamenti con Roma.

Come accennavo all’inizio dell’articolo, è praticamente da quando vivo qui che in molti immaginano di poter raggiungere Vitinia senza dover passare per l’Ostiense.

Nel periodo in cui ero il segretario dell’ormai disciolto Comitato di Quartiere – così, per inciso, rammento ai più che l’organismo che a tutt’oggi porta questo nome è per proprio statuto una mera associazione culturale che ovviamente rappresenta solo quella decina di persone che vi sono iscritte – nel periodo in cui ero il segretario del Comitato di Quartiere, dicevo, avevamo contattato il neonato Comitato di Quartiere di Vitinia per proporre loro una collaborazione sull’argomento.

Dalle notizie che avevamo raccolto, la storia della rappresentanza civica di Vitinia era sempre stata caratterizzata da contrasti e divisioni. In quel periodo invece le diverse anime del quartiere sembravano essere arrivate ad una ricomposizione che aveva visto la nascita di questo Comitato unitario. Ottimo, ci dicemmo. Li invitammo per un caffè da noi. Ci vedemmo al Bar La Bombonera e prospettammo loro la nostra idea. Idea semplice ma a parer nostro fruttuosa, perché vedeva anche la possibilità di sfruttare il piazzale di Via Agus che ancora tutt’oggi è chiuso ed inutilizzato. Vitinia ospita tre mercati ed avevamo pensato che almeno uno di essi potesse essere spostato a Via Agus. Un ponte avrebbe collegato le due sponde del Fosso di Malafede ed una navetta avrebbe collegato la fermata del trenino Roma – Lido col mercato prima e con il nostro quartiere poi.

La delegazione di Vitinia si dimostrò interessata e rimanemmo in parola di approfondire la questione. Al tempo contattammo anche l’allora Presidente del nostro Municipio, Vizzani, che si dichiarò quantomeno disposto a sostenere presso il Comune di Roma la nostra idea.

Troppo bello. Infatti dopo una settimana o poco più la tregua a Vitinia fra le diverse anime cessò e venne a mancare un interlocutore unico con cui confrontarsi.

Sempre in quel periodo avevo conosciuto quelli di Lab.Ur. – un laboratorio di urbanistica che si occupa del territorio del nostro Municipio. Il Comune di Roma in quegli anni stava progettando di sopprimere i semafori sulla Cristoforo Colombo costruendo dei sottopassi. Uno di questi riguardava l’incrocio Via di Malafede – Cristoforo Colombo.

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Un progetto costoso e poco convincente a cui Lab.Ur. opponeva un collegamento tra noi e Vitinia e da Via del Risaro la costruzione di rampe da e per la Colombo.

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Della storia ho parlato più nel dettaglio qui. Sempre in quel periodo conoscemmo Gemma Azuni, Consigliere Comunale di Roma e residente a Vitinia. Anche lei aveva il suo progetto di collegamento tra Vitinia e noi – sebbene non avesse pensato alle rampe sulla Colombo. Comunque ci confrontammo anche con lei sulla questione e la trovammo favorevole ad una soluzione condivisa.

Tramite un’amica che aveva delle conoscenze a Via del Risaro feci girare da quelle parti l’idea del collegamento. Ma Vitinia ama l’isolamento e venni a sapere che gli abitanti temevano fortemente l’incremento del traffico di automobili nella loro via. Un’opinione minoritaria rispetto alle necessità di molte persone, ma comunque un’opinione degna del massimo rispetto.

Per altri anni poi tutto rimase fermo. Altre priorità distrassero l’attenzione del Consiglio Direttivo di quel Comitato di Quartiere. Poi ci furono le elezioni per il nuovo Consiglio, stetti un anno in quel moribondo Consiglio, poi con altri l’abbandonammo e la questione su quel fronte finì lettera morta.

Però, quando inizio qualcosa amo finirla. E con i soci dell’Associazione Culturale Bona Fides abbiamo pensato di raccogliere l’eredità di quatto noi stessi avevamo seminato sulla questione. D’altronde, chi meglio di noi? Conoscevamo la questione a menadito per averla vista nascere ed evolvere – sebbene solo a livello di idea astratta.

Visto che in tutti questi anni la fermata del trenino Roma – Lido nel quartiere tarda ad arrivare, visto che chi vuole raggiungere Vitinia a piedi deve arrischiarsi a camminare sull’Ostiense – via priva di marciapiede – e vista la contrarietà degli abitanti di Vitinia al traffico di veicoli abbiamo pensato di provare a ridurre i nostri sogni ma di portare a casa qualcosa di concreto.

Dopo esserci consultati con l’Assessorato all’Urbanistica di Roma Capitale abbiamo ricontattato il Consigliere Azuni – che era stata rieletta nelle ultime comunali. La Azuni, sempre molto disponibile, ha presentato una mozione in Consiglio Comunale, mozione approvata il 16 Settembre 2014. Questa mozione chiede al comune di costruire un percorso ciclo-pedonale tra Via Troisi e Via Castel d’Aiano. Qui, sul sito di Bona Fides potete trovare qualche dettaglio in più.

Sarò molto chiaro. La mozione non da la certezza che sarà costruito questo percorso. Lo rende possibile. Bisognerà quindi far si che nel bilancio del Comune vengano reperite le risorse economiche. E non sarà certo facile. E’ anche vero però che senza questa mozione tutta la storia sarebbe rimasta a livello di chiacchiere da bar.

Vedremo se e come riusciremo a portarla avanti…