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Dona un vocabolario

Dopo l’incontro tra due rappresentanti del quartiere ed i membri dell’ex CdQ sul nuovo statuto che ci priva di un Comitato di Quartiere, trasformando il vecchio Comitato in un’associazione privata, parte la campagna Dona anche tu un vocabolario ai consiglieri dell’ex CdQ Giardino di Roma.

dona dizionarioCome meglio vi spiegherò – per quello che mi è stato riferito da chi ha partecipato a questo incontro – la trasformazione da Comitato ad Associazione è stata attuata perchè nella delibera ancora da pubblicare e quindi non in vigore del Municipio X (ex XIII) è scritto che:

La Consulta [dei comitati di quartiere, organo creato dal municipio per regolamentare la costituzione e l’organizzazione dei CdQ ndr] comprende i Comitati di Quartiere (TALORA istituitisi in forma di Associazioni) che partecipano al Bando Municipale.

Ebbene il talora è stato interpretato da questi tredici signori come obbligatoriamente.

Non volendo pensare che questi signori abbiano mentito nel dare la loro spiegazione, ecco che promuovo la campagna Dona un vocabolario. I vocabolari, nuovi od usati, potranno essere depositati presso la sede legale dell’associazione, in Via Cacini 15.

Potrà sembrare una pagliacciata ma vi assicuro che è tutto vero.

Per puro diletto ho riassunto la questione in qualche punto critico, facendo anche riferimento ad una discussione nata non troppo tempo fa sul gruppo FB di quartiere, sostenuta dai Consiglieri Laino ed Onori, sfociata prima in un incontro pubblico e poi con l’invito a chi volesse rappresentare organicamente le contestazioni a partecipare ad una riunione della associazione tenutasi il 5 Giugno 2013.

Nulla di complicato. Solo un po’ lungo da leggere… 😛

1) E’ da Novembre 2012 che la comunità tutta attende di conoscere da Giuseppe Jannino il testo di una lettera ufficiale da lui scritta all’assessore Olive. Jannino l’aveva firmata qualificandosi come Presidente del CdQ, ma l’aveva tenuta nascosta al Consiglio Direttivo tutto. L’assessore Olive, contattando il suo referente nel Comitato, Antonio Lavorato (che al tempo presiedeva la Commissione per i Rapporti con le Istituzioni) l’aveva dichiarata oltraggiosa. Jannino alla richiesta formale di averne conoscenza da parte di alcuni consiglieri (solo Lucciola, Lavorato, Gliro, Morezzi e Vinci su quattordici totali) si è sempre sottratto, dilazionando di un mese l’apposita riunione richiesta dai cinque, poi saltata per mancanza del numero legale.

2) A seguito delle dimissioni di Lucciola, Lavorato, Gliro, Morezzi e Vinci, costoro avevano depositato una corposa documentazione attestante i motivi delle loro dimissioni. Erano carteggi mail con Laino, Onori e Ciciarello in cui quest’ultimi avanzavano verso commercianti ed istituzioni accuse confuse e non comprovate. Nonostante il deposito di una liberatoria sulla privacy, i tre consiglieri succitati si sono sempre rifiutati di rendere pubblici tali documenti. Cosa avranno mai da nascondere? Chi vuole rappresentare la comunità non dovrebbe essere trasparente ed avere interesse a chiarire il proprio operato?

3) I consiglieri Laino ed Onori sul gruppo Facebook di quartiere asseriscono che la modifica dello statuto – che quindi trasforma il Comitato in una associazione – sia un atto dovuto in base ad una delibera del XIII Municipio (ora denominato X Municipio). A supporto di ciò Laino riporta un documento redatto nel 2009 dal vecchio X Municipio che a suo dire ha ispirato il nostro Municipio. Documento lontano anni luce dalle modifiche apportate da lui e dagli altri consiglieri al CdQ. A richiesta pressante di mostrare il documento del nostro Municipio, Laino afferma che il 10 Aprile 2013 il nostro Municipio avrebbe votato un documento che regolamenta i comitati di quartiere e che tale documento sarebbe stato pubblicato a breve sul sito del Municipio. Ora, a parte che a mooooolti giorni di distanza ancora tale regolamento non viene pubblicato, sicuramente il CdQ per modificare lo statuto doveva averne copia definitiva. Perchè non la pubblica? Per modificare lo statuto avranno dovuto per forza utilizzare un documento ufficiale, quindi di pubblico dominio!

4) Non essendo stato pubblicato questo regolamento dei comitati da nessuna parte perchè anticipare i tempi e modificare lo statuto in mancanza di una vera necessità? E se il regolamento finale differisse dalla bozza a cui il CdQ ha fatto riferimento per le modifiche allo statuto? Che si fa? E se la nuova amministrazione del Municipio decidesse di abrogare tale documento, a tutt’oggi non pubblicato e quindi non valido? Proprio non c’erano nel quartiere problemi più urgenti a cui dedicarsi?

5) Sempre Laino su Fb annuncia che con lettera del 15 Aprile 2013 il nuovo statuto è stato sottoposto all’ente municipale preposto per l’approvazione. Ma la lettera è indirizzata al Presidente del Municipio. E’ lui l’ente preposto? Non penso, perché nella lettera non si parla di richiesta di approvazione. E’ solo una nota informativa. Basta leggerla per rendersene conto. E se non venisse approvato? Lo correggerebbero e affronterebbero le spese per depositarne un’altro? Ne hanno di soldi da buttare…

6) Poi Laino aggiunge che dopo l’approvazione verrà indetta un’assemblea pubblica per illustrare lo statuto alla popolazione. E se le linee guida del municipio lasciassero un margine di discrezionalità ai CdQ sullo statuto e la popolazione decidesse di rigettare quello approvato, che succederebbe? Perchè non si è convocata prima una assemblea pubblica per sottoporre alla comunità la bozza del nuovo statuto corredata del documento del Municipio?

7) Perchè Laino si chiede retoricamente in quella discussione su Fb come mai nessuno non ha protestato per il rinnovo del CdA del Consorzio? O perchè nessuno ha protestato per la decisione di transare con la cooperativa? Sono decisioni dibattute per due mesi in tutte le assemblee condominiali del quartiere, onde dare mandato pieno agli amministratori su tali argomenti. Laino ha tutto il diritto di non concordare con la maggioranza degli altri consorziati. Perchè però pensa che siano loro a dover per forza concordare con lui? E soprattutto che legame ci dovrebbe essere con l’argomento trattato?!?

8) Ma andiamo a divertirci a esaminare quello che a parere di questi signori dovrebbe essere lo statuto di un comitato di quartiere. All’articolo 16 leggiamo che da 14 i membri sono scesi a 7 membri ufficiali – più 3 supplenti. Cioè alla fine sono solo in 7. Per avere valore legale bastano 5 consiglieri. All’articolo 20 leggiamo che in caso di parità il voto del Presidente varrà doppio. Quindi in caso di necessità (6 presenti divisi 3 contro 3) basterebbero solo 3 persone per decidere tutto nel CdQ. Che rispetto alle 8 su 14 di prima è un bel passo avanti. O indietro?!?

9) All’articolo 16 leggiamo che non c’è più incompatibilità tra l’essere esponente di un partito politico o il rivestire un incarico pubblico e far parte del CdQ. Si richiede solo di non fare propaganda. Poi però arriva l’articolo 27 sulle incompatibilità e chi fa politica attiva – quindi in italiano è un esponente di un partito politico – diviene incompatibile. Confusi?!?

10) All’articolo 8 si dice che chi partecipa alle lezioni del CdQ ne diviene socio. Ma all’articolo 10 nei criteri di ammissione si legge che un socio deve presentare domanda di ammissione e che sarà il Consiglio Direttivo in carica a decidere con maggioranza di due terzi. Quindi se uno non è gradito a quattro dei sette membri non potrà presentarsi alle prossime elezioni del CdQ, sebbene possa votare. In tutti e due i casi dovrà pagare per farlo, essendo obbligatorio versare la quota di iscrizione.

11) L’articolo 6 è una contraddizione in termini. Dice che la nuova associazione rappresenta tutti i cittadini, cosa palesemente impossibile ad un’associazione che può rappresentare solo i propri iscritti.

12) Le passate elezioni avevano legittimato con la partecipazione di 500 persone il vecchio CdQ. Al momento, morto il vecchio con la trasformazione in associazione, il nuovo non è legittimato. Rappresenta solo i suoi pochi iscritti: pochi, in quanto su giardinodiroma.org sono elencati i membri del consiglio direttivo integrati a Dicembre. Si specifica all’articolo 30 che non verranno ridotti se non per abbandono. Comunque al momento l’associazione rappresenta solo queste persone: 13. Da 500 a 13 è un bel salto di qualità. Si comprende ora meglio perchè ridurre il consiglio direttivo da 14 a 7 membri. E’ tutto proporzionato.

13) Visto che il consigliere Onori, sempre su fb, asseriva che gli attuali consiglieri si stanno dando un gran da fare per il quartiere – tant’evvero, aggiungo io, che non hanno nemmeno tempo di raccontare cosa mai stiano facendo tanto sono occupati – rammentiamo a tutti che tempo fa alcuni cittadini hanno sottoscritto una raccolta firme per richiedere al Municipio di trasformare lo spiazzo verde dietro il capolinea dello 013 in un’area a verde attrezzato. Il consigliere Onori figurava prima come semplice promotore, poi, aggiungendo alla già onerosa carica di Presidente della Commissione Rapporti con il Consorzio quella di Presidente della Commissione Attività Socioculturali, si faceva carico di affiancare ai promotori il CdQ stesso. La raccolta firme si è conclusa con successo. Il 5 Febbraio 2013 il consigliere Onori annunciava, sempre su fb, il raggiungimento di 513 firme. Non è che per caso in questi mesi ci sia stato fatto qualcosa con quelle firme? Sonnecchiano beatamente da qualche parte?!? Anche su questo sito e verbali del CdQ latitano…

14) Notavo anche che la voce attività sul sito contiene una serie di sottosezioni completamente vuote. Ma anzichè scrivere un paio di mail per richiedere due panchine su Via Rissone o fare pubblicità ad iniziative altrui, non dovrebbero occuparsi questi signori della fermata metro? Non dovrebbero relazionarci sullo stato di salute del Consorzio? Non dovrebbero stare portando avanti una class action contro il costruttore per i vizi di costruzione così diffusi nel quartiere? Non dovrebbero stare facendo qualcosa per far allontanare l’antenna wind su Via di Malafede dalle abitazioni? In questi quattro mesi in cui il consigliere Onori intestava ai consiglieri un lavoro assiduo per il quartiere, si potrà mai sapere cosa abbiano fatto queste tredici persone? Hanno veramente solo scritto due lettere in croce, una per richiedere il ripristino dell’illuminazione stradale ed una al Comune per richiedere una lista stilata a Luglio 2012 ed in possesso del Consorzio?!?

E per finire una chicca! Vi spiego perchè esistono dei comitati che talora sono organizzati come associazioni! Perchè non sono veri Comitati di Quartiere ma Comitati tematici, come SOS TrafficoColombo o Comitato Civico 2013. Sebbene non siano CdQ – e quindi come associazioni rappresentano solo gli iscritti e non i quartieri – trattano tematiche complesse con competenza e dedizione, guadagnandosi così l’equiparazione nel riconoscimento ai CdQ. Come lo so? Perchè quando ci si da veramente da fare per il Quartiere, queste realtà le si viene a conoscere molto bene!

Bene. La finisco qui. E, mi raccomando lettore: dona anche tu un dizionario ai consiglieri dell’ex CdQ Giardino di Roma!!!