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Sei fotografi diversi, lo stesso soggetto… ma c’è un trucco!

L’esperimento di Canon Australia su quanto incida la prospettiva personale sulla fotografia di ritratti è molto interessante e merita di essere citato. Nell’esperimento vengono convocati indipendentemente sei fotografi. Ad ognuno di costoro si presenta una persona che vuole farsi ritrarre. Michael racconta ai fotografi sei storie diverse. L’unico punto in comune è il suo nome, Michael. Per uno di loro Micheal è un pescatore, per un altro è un alcolizzato, poi un milionario, un galeotto, una persona che ha salvato una vita e un fisico.

Michael ovviamente è un attore. I fotografi, influenzati dalla storia personale di Michela, iniziano le loro sessioni fotografiche raggiungendo risultati in linea con il genere di persona che pensano di ritrarre. E il risultato è interessante. Personalmente quella del fisico tra sguardo ed ambientazione mi piace molto.

L’esperimento mi ha confermato – anche se forse non ce n’era bisogno – quanto avevo appreso ascoltando un’intervista di Steve McCurry. McCurry, famosissimo per i suoi ritratti tra Afghanistan ed India, ha sempre raccontato di aver creato un rapporto con le persone a cui ha chiesto di mettersi in posa per uno scatto. A sottolineare come non serva una macchina costosa per scattare una buona fotografia, ma come sia sempre la sensibilità del fotografo a fare la differenza. Sempre.