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Game of Thrones – la serie

Finiti i cinque libri, complice una bronchitella che mi ha fiaccato, mi sono visto le serie televisive tratte dai romanzi di Martin. Dalla prima alla quinta stagione! Ubriacatura da fantasy medievaleggiante. Come sempre quando si deve trasporre un’opera scritta gli adattamenti sono tanti. E con una trama così complessa, così piena di personaggi e sottotrame non poteva essere diversamente. Si è passati dalle prime stagioni abbastanza fedeli alla trama originaria ad una quinta stagione con tali e tante modifiche da lasciare perplessi. Troppo perplessi…

Sean_Bean_Game_of_Thrones

Lo ripeto. Una riduzione cinematografica obbliga a tagli e cambiamenti. Ma questi tagli e questi cambiamenti debbono essere comunque consistenti e coerenti con la trama generale. Con la trama generale che vuoi raccontare, non con quella del romanzo da cui sei partito.

Lancio uno SPOILER ALERT. Se non avete letto o visto Game of Thrones – Il Trono di Spade quinto libro/quinta stagione evitate di leggere quello che ho scritto dopo.

E allora… Allineiamo le più clamorose incongruenze della quinta stagione. E’ credibile che gli Immacolati, eunuchi addestrati alle armi e a non provare dolore, cadano come mosche di fronte a dei ribelli che li affrontano in campo aperto? Sia nel lungo corridoio dove poi cade Sir Barristan o nella grande fossa da combattimento? O che Sansa Stark prima diventi una donna matura e scaltra al fianco di Petyr Baelish per poi regredire alla bambinetta svampita che va in sposa a Ramsay Bolton? O che Stannis Baratheon prima rafforzi il legame con la figlioletta Shireen per poi sacrificarla al Dio Rosso senza battere ciglio? Oppure che Brienne di Tarth sia così fortunata da riuscire ad incontrare per caso prima Arya Stark, poi Sansa Stark e poi a trovare nella battaglia a Grande Inverno Stannis Baratheon? Solo lei ci riesce con tutti quelli che stanno man mano cercando questi personaggi? Anche la sottotrama ambientata a Dorne è veramente debole. Già quando aveva ancora la mano destra lo Sterminatore di Re non sarebbe andato in una terra ostile alla sua famiglia senza adeguate forze. E ora che ha la destra monca andrebbe a tentare di rapire Myrcella senza avere un piano e scortato solo da un mercenario? Senza contare le contraddizioni di Ellaria Sand, l’amante di Oberyn Martell. Quando Oberin si incontra con Tywin Lannister lei approva le parole di Oberin per cui Myrcella sarebbe al sicuro a Dorne, perché i dorniani non uccidono bambini innocenti. E poi è lei stessa ad avvelenare Myrcella dopo che questa si è imbarcata con Jaime Lannister? Mettendo in pericolo la vita di Trystane Martell che è sulla stessa nave?!?

Questi sceneggiatori dovrebbero riflettere un po’ di più sui voli pindarici che si permettono. Lo ripeto: il problema non è cambiare – anche pesantemente – la trama originale. Ma dare coerenza al racconto. Coerenza che in altre situazioni gli sceneggiatori hanno saputo dare con ottima prova. La migliore quella di Hardhome. Nei libri sappiamo poco di questa missione di salvataggio. Jon Snow resta alla barriera ed il capitano della flotta manda messaggi parlando di cose morte nelle foreste ed in acqua.

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Gli sceneggiatori invece accelerano i tempi. Con anticipo rispetto ai romanzi finalmente l’inverno arriva, portando in combattimento gli Estranei. Non solo prendiamo atto che a breve la Barriera sarà assaltata ma scopriamo anche che l’acciaio di Valyria, oltre l’ossidiana, può uccidere questi esseri.

La quinta stagione ha introdotto comunque serie modifiche alla trama generale – basti considerare che il quinto libro si chiude con lo sbarco dei mercenari della Compagnia Dorata sulle Terre della Tempesta e con l’introduzione di un nuovo giocatore nel gioco del trono. Sottotrama eliminata completamente. Calcolando anche che i tempi letterari non coincidono con quelli televisivi molto probabilmente le prossime stagioni narreranno una storia che sarà diversa ed autonoma dai futuri romanzi di Martin.