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1Password

pant pant… E stamane ci siam dedicati di fretta e furia al cambio password di tutti i miei account.

 

Non che reputassi la mia password debole. Undici caratteri, due lettere maiuscole e due numeri. E un grosso punto debole. Era la stessa per tutti i miei account. Comodo, ma rischioso se qualcuno fosse riuscito ad accedere ad uno solo di essi.

Dopo quanto avevo raccontato ero più che cosciente di quanto fosse poco saggio da parte mia avere quest’unica password. Avevo quindi acquistato 1Password ed avevo lentamente iniziato a trasferirvi i miei dati sensibili, in attesa di sfruttarlo per generare complesse password uniche per i miei account. Non che ci volesse chissà quanto tempo. Ma si sa la pigrizia…

Poi stamane, appunto, l’accelerazione improvvisa. Ricevo un messaggio da @jumperbuzz su Twitter in cui mi fa presente che probabilmente il mio account è stato hackerato. Hackerato? Il mio account? Beh, certo non avevo scritto io questo messaggio:

hey someone is writing shocking things that are about you http://bit.ly/——-

Ovviamente non riporto per intero lo short link. E ammetto che neanche ho mai controllato dove portasse. Comunque avevo ricevuto io stesso uno di questi messaggi e ne avevo, a mia insaputa inviati una decina. Avanti allora: cancellati i messaggi, cambiate tutte le password sfruttando il generatore di 1Password.

Tutte, a parte due, le ho fatte generare dal programma, così che fossero indiscutibilmente robuste. Solo due sono opera mia, volendo assolutamente ricordarle a memoria. Così che se mi succedesse qualcosa di simile a quanto successo a Mat Honan potessi ancora accedere al backup di 1Password per recuperare tutte le altre!

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