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500px

Negli ultimi anni non sono mai state scattate così tante fotografie. Il passaggio dalla pellicola al sensore digitale prima, la diffusione degli smartphone poi non solo ha permesso a chiunque di scattare delle foto in qualunque momento. Ma ha permesso anche di caricarle sul web e condividerle all’istante. Questo ha creato un flusso enorme di immagini a discapito della qualità, intesa sia come qualità dell’immagine dovuta a files spesso troppo compressi, sia come qualità tecnica, con foto brutte o eccessivamente banali.

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Un ulteriore spinta l’ha poi data l’introduzione dei vari filtri retrò. Iniziata con Instagram ed Hipstamatic, la possibilità di aggiungere filtri è ormai giunta in tutte le app social degli smartphone: Facebook, Twitter, Flickr. Colori vividi e aloni rendono le foto affascinanti sui piccoli schermi dei cellulari. Ma lasciano poca traccia di se nello scorrere delle timeline dei social network che vanno ad ospitarle.

Ho sempre considerato Hipstamatic qualcosa di interessante e da dedicare alla sperimentazione, anche perchè permette di scattare foto a qualità decente – provate a guardare su uno schermo una foto di Instagram ed una di Hipstamatic e capirete immediatamente cosa intendo. Ma per quanto pratico e comodo un cellulare può supportare un obiettivo che è minuscolo e, per quanto ci si voglia sforzare, per delle foto serie e belle dobbiamo sempre rivolgerci ad una vera macchina fotografica: mirrorless o reflex che sia.

In questo campo Flickr ha sempre dominato. E’ il sito storico per la condivisione di foto. Ha un limite. E’ nato nell’era pre-iPhone ed era e resta troppo concentrato su un utilizzo dal desktop. Troppo legato a quel paradigma. Certo ha spinto sul concetto di social, con i suoi gruppi e la possibilità di commentare e condividere. Ma per quanto si possa essere benevoli con Flickr, alla fine è ed è rimasto ingessato rispetto alle evoluzioni rapide del web.

E così mi sono imbattuto, a via di sentirlo nominare, nel prodotto di una startup canadese: 500px. Five hundred pixels è un sito incentrato – almeno al momento – sulla qualità. L’utente si sente quasi castrato da questa scelta: l’upload massimo è di dieci foto alla volta. Le app per il mobile non permettono di caricare foto scattate con i nostri smartphone ed i nostri tablet. Però… E’ un prodotto nato ora, fresco e innovativo, con un design ottimo. Oltre al classico pulsante per le foto favorite e per il mi piace, ecco anche il non mi piace. Una foto sbagliata, sgradita può essere penalizzata. Un sistema di commenti fluido, leggibile. Foto di alta qualità nella timeline che evidenzia quelle popolari o le scelte della redazione. App per il mobile ben fatte.

500px

Rispetto all’impostazione grafica di Flickr, 500px da la sensazione – poi magari non sarà vero, ma la sensazione la da – di mettere le foto, le immagini al centro di tutto. Mi lascia solo un po’ interdetta la scelta stilistica di presentare le miniature in sezione quadrata… ma tant’è.

500px tenta la monetizzazione sia con gli account pro, stile Flickr. Sia con il market, la vendita diretta delle immagini sia per il download digitale sia per la stampa.

500px cresce ed è apprezzato – anche da me per quel poco che il mio giudizio può valere.

 

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