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Amministrative

Considerazioni serali.

Avevo già considerato come nell’autunno del 2010 il centrodestra fosse ad un bivio. La scelta è stata fatta, andare incontro alla fine dell’era Berlusconi in maniera traumatica, con un PdL che non sopravviverà alla caduta del capo.

Ormai il leader non è più credibile, ogni sua dichiarazione viene smentita da lui stesso il giorno dopo. I suoi uomini sono costretti a dire cose surreali per giustificarne esternazioni e prese di posizione. Il punto di svolta? A mio parere il voto in cui la maggioranza s’è arrampicata sugli specchi per giustificare le menzogne di Berlusconi atte a coprire una volgare ladruncola.

Da quando c’è questa nuova maggioranza – una maggioranza numerica ma non politica – il centrodestra ha smesso di governare. Il Parlamento s’è ridotto a mercanteggiare voti per le leggi salva-premier. Con un’economia che resta ferma, inchiodata, mentre la Germania macina record di crescita.

Poi ora sono venute le elezioni comunali a Milano. Col premier, spalleggiato da Santanchè e Sallusti – onnipresenti in tv, che hanno alzato i toni a quelli di una rissa ignobile. In un paese in difficoltà, in un paese che chiede soluzioni ai problemi reali, che chiede onestà, rigore, buona amministrazione cos’hanno proposto? Non abbattere le case abusive? Via le BR dal tribunale? Una Moratti palesemente costretta dalle scelte del capo a dire che Pisapia frequentava terroristi?

Solo gli yes men del partito potevano non aspettarsi il tracollo del PdL a Milano.

Immagino che l’anno prossimo ci aspettino le elezioni politiche. Con due strade:

  • si chiude un’era di contrapposizioni, col pensionamento dei geriatrici leader dei due schieramenti
  • ci becchiamo una legislazione di governi di grande coalizione, come accadde in Germania col primo governo Merkel
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