Come accennavo in un precedente post ultimamente ho lasciato l’amata reflex per tornare ad una compatta pur di poter immortalare e filmare i fondali corallini delle Maldive.
Mentre riflettevo su quante inquadrature non abbia potuto fotografare come avrei voluto, un po’ per le ovvie limitazioni della compatta, un po’ per dei problemi di appannamento dell’obiettivo dovuti ai rapidi sbalzi termici a cui necessariamente sottoponevo la macchina, casualmente sul web ho scoperto quella che dovrebbe essere stata la prima fotocamera digitale: la Apple QuickTake.
Debbo dire che varie cose mi hanno meravigliato. Non sono un fan di Apple – anche se ultimamente ne apprezzi molto le soluzioni e le abbia adottate – e non avevo idea che l’azienda di Cupertino avesse in passato prodotto macchine fotografiche. Il primo modello, anzi erano due successivi: QT 100 e 150, aveva una forma più simile ad un binocolo che ad una classica macchina fotografica. E sicuramente risultava troppo disorientante per il periodo.
Il modello, chiamiamolo finale, della QT 200 tornava ad una forma classica acquisendo rispetto alle precedenti versioni la possibilità di controllare la messa a fuoco e l’apertura focale.
Le caratteristiche (0,3 Megapixel e 1 Mb di memoria flash integrata) danno l’idea del divario tra i prodotti pionieri di quegli anni ed i gioielli tecnologici che a volte non apprezziamo abbastanza nelle nostre mani.
Tra difetti tecnici, prezzo elevato (750 dollari del 1996) ed il ritorno di Jobs in Apple che eliminò i progetti non prettamente legati al settore computer, la QuickTake scomparve nel 1997.
Tra l’altro le QuickTake fanno parte di pochi prodotti il cui design è stato delegato al di fuori della Apple. Un caso più unico che raro, vista la maniacalità con cui l’azienda aveva codificato Snow White (link qui), il linguaggio di design industriale che aveva monopolizzato i suoi prodotti (qui sotto un esempio).
Concludo con un bel video di presentazione della QuickTime, che permette di averne un’idea più completa.