In questi giorni il Comune di Roma, per volontà dell’Assessore Ghera – Lavori Pubblici e Periferie – ha effettuato un riasfaltamento dei tratti finali di Via di Malafede. Più specificamente il tratto da Via Matroianni a Via Colombo e dal ponte feroviario a Via Ostiense. E’ stato rimosso il vecchio manto stradale ed è stato apposto un nuovo manto.
Dovrebbe essere una buona notizia, e per alcuni forse lo è. Io invece non sono minimamente soddisfatto di questa iniziativa e vi spiego il perchè.
- Intanto è un’iniziativa parziale, che tampona i problemi di sicurezza solo su un terzo di Via di Malafede, lasciando in condizioni precarie buona parte della strada. Tra l’altro nessuna spiegazione è stata fornita sul perchè limitarsi a questi due brevi tratti, escludendo la zona prospiciente il quartiere.
- Poi perchè è un’operazione velleitaria. Quando verrà aperto il cantiere per la metro e le rimanenti palazzine, la via sarà nuovamente percorsa da mezzi pesanti che rapidamente porteranno al degrado del manto d’asfalto appena gettato.
- Ed infine perchè comunque Caltagirone dovrà rimettere mano alla via per ottemperare agli accordi sulle opere a scomputo: rifare la via ex novo, dotarla di illuminazione e marciapiede. Meglio sarebbe stato per l’Assessore continuare a rattoppare le buche e sforzarsi di abbreviare i tempi per la ratifica dell’atto d’obbligo e la stesura della susseguente convenzione.
Ma mi sono rassegnato alla autoreferenzialità dei nostri amministratori. Sospinti dalle pressioni del nostro Comitato di Quartiere, che ha più volte sottolineato la responsabilità civile e penale del Comune e del Municipio XIII in caso di incidenti sulla via, hanno optato per la soluzione più semplice: mettere una toppa. Toppa che durerà poco e che sposterà semplicemente nel tempo il problema. Col rischio che, se l’iter burocratico dei lavori a scomputo fosse troppo lungo, il Comune dovrà reintervenire buttando altri soldi dalla finestra. Soldi nostri, non loro… 🙁