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Assemblea Pubblica del CdQ

Il Comitato di Quartiere ha indetto per Sabato 10 Novembre 2012 alle ore 10,00 un’Assemblea Pubblica. L’Assemblea si terrà all’aperto in Via Cacini, dal lato dell’edicola.

Come ogni anno quindi il Comitato si confronta con la cittadinanza, sia per raccontare quanto svolto finora dai suoi membri, sia per ricevere suggerimenti e confrontarsi con tutti.

Uno dei punti importanti del programma di questo Consiglio Direttivo è quello di cercare dei professionisti nel quartiere che vogliano candidarsi per formare il nuovo Consiglio di Amministrazione del Consorzio. Il CdA ha infatti terminato il proprio mandato, sebbene l’ultima Assemblea Consortile abbia deciso di prorogarne la durata.

A scanso equivoci, visto che c’è sempre chi ama alimentar polemiche basate sulla propria ignoranza o malafede, è bene sapere che il CdA anche con questa proroga resta nel pieno possesso delle proprie prerogative e funzioni, proprio perchè l’Assemblea Consortile non ha deliberato di limitarne l’attività. Questo vuol dire che fino al suo rinnovo – al più tardi entro fine anno – può e deve continuare a lavorare come ha sempre fatto.

Nella riunione in cui si è dato un programma il CdQ ha infatti deciso che l’attuale composizione del CdA consortile non è più sostenibile. Tale composizione, un mix di uomini di Caltagirone e di abitanti del quartiere, fu frutto di un compromesso dovuto ad un equilibrio formatosi al tempo tra i vari amministratori di condomino, il CdQ ed i rappresentanti del costruttore. L’obiettivo attuale è quello di avere un CdA formato solo da abitanti del quartiere ed una sede consortile posta all’interno del quartiere stesso, anzichè a Via Barberini.

Per fare ciò il CdQ aveva incaricato la Commissione Rapporti con il Consorzio – Onori – di prendere contatto con gli amministratori di condominio, affinchè diffondessero nei condomini amministrati una richiesta di adesione da parte di chi volesse a questo progetto. Alla riunione del 19 Ottobre, Onori ancora navigava in alto mare. Anzi sosteneva non fosse compito suo e sperava di far costituire una ulteriore Commissione per i Rapporti con gli Amministratori. Ma non ha trovato sponde a quest’ennesima perdita di tempo e gli è stato ribadito che, componendo gli amministratori l’Assemblea Consortile, un’altra commissione avrebbe svuotato di senso quella dei Rapporti con il Consorzio.

Si è deciso quindi parallelamente di parlarne nell’Assemblea Pubblica, così da far iniziare a circolare questa idea.

Come leggerete nel verbale di quella riunione – prima o poi verrà pubblicato sul sito del CdQ – io e Lavorato abbiamo anche spiegato – ma ce n’era bisogno? – ad Onori come la sua idea di portare il Consorzio al commissariamento sia irresponsabile nonché priva di fondamento giuridico.

Onori infatti nei suoi vaneggiamenti penserebbe di risolvere il problema della gestione non ottimale delle opere pubbliche e delle morosità richiedendo il commissariamento del Consorzio.

Io pacatamente ho spiegato a tutto il Consiglio Direttivo quanto dovrebbe essere chiaro anche ad un bambino. Un commissario non avrebbe certo a cuore un verde curato o un’illuminazione notturna uniforme. Il suo unico cruccio, nel poco tempo che dedicherebbe alla bisogna, sarebbe il pareggio di bilancio. Che avverrebbe in parallelo con l’aumento delle quote consortili per chi le paga, onde aumentare le entrate. E nel proseguire nelle azioni legali verso i morosi, vincolate ai tempi della giustizia italiana. Senza contare che un commissario pretenderebbe un lauto stipendio per la sua opera. I membri del CdA, sebbene nominalmente ricevano un rimborso spese, vista la situazione economica del Consorzio non hanno invece mai percepito un euro.

Lavorato in più ha rammentato a tutti che non è certo il primo che ha una levata d’ingegno che può far commissariare il Consorzio. Deve essere un creditore che ricorra ad un giudice per farsi pagare. E solo un giudice, autonomamente, può decidere un commissariamento.

Ovviamente tesi così limpide e ragionevoli non potevano fare breccia nell’ottusa mente di Onori che in una mail relativa ai volantini da diffondere nel quartiere per promuovere l’Assemblea continua a dissociarsi dalla volontà del Consiglio Direttivo affermando che il Consorzio deve solo cessare le sue attività a favore del Comune. Cosa che a parole sarebbe condivisibile. Onori però dovrebbe sapere che tale operazione è più complicata nella realtà. Infatti se come previsto lui stesso avesse partecipato alla riunione tra Consorzio e Comune sul passaggio dei lotti funzionali dal primo al secondo, anzichè cedere il posto al suo-occasionale-collaboratore Laino, sarebbe al corrente delle difficoltà e lungaggini di tale passaggio. Collaboratore così fortuito ed occasionale che evidentemente si dev’essere dimenticato di raccontargli alcunché…

Per il resto Antonio Lavorato parlerà di quanto abbiamo fatto per la fermata metro, Ceci ci racconterà cos’abbia fatto per il verde e le zanzare che ci hanno assaltato. E così gli altri Presidenti di Commissione.

Quindi l’appuntamento è per Sabato 10 alle spalle dell’edicola di Via Cacini. Io avrei preferito chiedere alla scuola la disponibilità della palestra, ma la maggioranza ha preferito tenere l’assemblea all’aperto per intercettare anche chi distrattamente fosse di passaggio da quelle parti. E allora speriamo nel bel tempo!