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Attraversamento pedonale

Internet è sempre stato un mezzo potente, che spesso ahimè viene usato solo per mettersi in mostra. Già nel mio ultimo articolo sull’elettrosmog avevo parlato dell’iniziativa di un certo Roberto Onori, sconosciuto presidente di una sconosciuta associazione. L’ultima iniziativa che ha posto in essere conferma la superficialità e l’inconsistenza del soggetto.

Come chiunque abita nel quartiere sà, la velocità delle autovetture su Via Troisi è da sempre un problema. La superficialità con cui vengono rilasciate le patenti a persone incapaci di valutare le conseguenze delle loro azioni mette in pericolo la vita di molti.

Partendo da questa premessa, molti desidererebbero vedere un semaforo controllare l’attraversamento pedonale di Via Troisi.

attrpedonalemtroisiIl nostro nuovo eroe ha subito posto in essere una seconda raccolta firme per richiedere bande rumorose e dossi.

Iniziativa lodevole, se fosse supportata da un minimo di cognizione di causa. E sì, perchè ad oggi almeno 148 firme sono state raccolte per spedire questa richiesta alla polizia municipale. Dov’è l’inghippo? Come molti di quelli che staranno leggendo quest’articolo avranno intuito, il problema è che noi siamo gestiti da un consorzio privato, non dal Comune. Ragion per cui una richiesta del genere ai vigili urbani è un semplice spreco di tempo e denaro.

Per la cronaca, grazie al Comitato di Quartiere, che nel quartiere ci vive e lo vive, quest’anno nel bilancio del Consorzio è stata prevista una spesa per delle strisce pedonali rialzate. A tutt’oggi però, vista l’ancora irrisolta morosità dei nostri concittadini verso il Consorzio, la cassa è vuota e nessuna sterile raccolta firme farà comparire dal nulla un attraversamento pedonale.