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Babylon’s ashes

Nel sesto libro della saga di The Expanse il tema è uno ed uno solo. La guerra. Guerra ovunque e senza quartiere. Un po’ come alla fine della Belle Epoque in cui le nazioni europee erano all’apice della loro potenza e sono precipitate in un conflitto immane. La fantascienza verosimile della saga rende bene in questo scenario ma… ci sono dei ma. Troppi interludi alla storia principale. Quando gli eventi corrono verso finali drammatici non si apprezzano mai tutte queste pause. E l’altro grosso ma deriva dal finale che chiama in causa un Deus ex Machina. Che andava bene nelle opere dell’antica Grecia ma sfigura molto in una saga fantascientifica. Ed in chiusura dopo tutto quello che è successo il nuovo equilibrio politico sembra artefatto e superficiale – miliardi di morti e vanno tutti d’amore e d’accordo spartendosi il potere?!? A parte questo una bella space opera, anche se forse non all’altezza dei primi libri della saga. Inizia a mancare il sense of wonder che la rendeva così affascinante.