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Bangkok

di Lawrence Osborne

Lawrence Osborne è un scrittore inglese autore di racconti di viaggio e romanzi – al passo con i tempi ha un suo sito internet (link qui) dove pubblicizza la sua ultima opera, un romanzo in cui narra una nuova avventura di uno dei più famosi detective privati della letteratura: Philip Marlowe. Ma il libro di cui parlo appartiene alla categoria racconti di viaggio. Anche se… beh Bangkok è un libro particolare e “racconto di viaggio” potrebbe essere una definizione che gli sta stretta. Perchè lo dico? Perchè non parliamo del classico libro con una vera e propria trama. O almeno senza una trama lineare, senza una di quelle storie da narrare dall’inizio alla fine. L’intento di Osborne invece è trasmetterci un’idea, un’emozione. Un concetto di città. Lui ci racconta di tanti episodi slegati nel tempo ma a loro volta raccordati dai personaggi che con lui ne sono protagonisti. Parliamo di quei bianchi che decidono di mollare tutto e trasferirsi in Asia. Sono gli occidentali alla deriva, chiamati farang in lingua thai, che si perdono in questa città misteriosa e accogliente. Sempre sicuri di poter controllare il loro presente ma alla fine destinati ad essere avvolti e a perdersi nella città stessa.