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Campeggio Fabulous

Riporto sul mio blog un articolo di Francesco Calderini (il suo blog è quì) che denuncia l’illegalità dell’ampliamento del campeggio Fabulous e lo scempio della pineta teoricamente sottoposta a vincoli ambientali.

Roma, 31.08.2009
OGGETTO: Comunicato relativo ai gravi abusi ambientali ai danni della Riserva Statale del
Litorale Romano nell’area del Fosso di Malafede.

Il 2/5/1996, data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto Ministeriale istitutivo
(del 29/3/1996), gli ambienti naturali, le aree di interesse storico archeologico e le aree
agricole del Comune di Fiumicino e del Comune di Roma, entrano a far parte della
RISERVA NATURALE STATALE “LITORALE ROMANO”.
L’area protetta abbraccia un territorio di 15.900 ettari circa che si estende sulla costa, dalla
marina di Palidoro alla spiaggia di Capocotta. All’interno comprende vaste aree quali la
Macchiagrande di Galeria, i territori delle bonifiche delle Pagliete, di Maccarese e di Ostia,
l’ultimo tratto fluviale del Tevere, il Parco di Castel Fusano; includendo, quindi, territori
appartenenti al Comune di Fiumicino e al Comune di Roma.
Dal 1996, anno della sua istituzione, la Riserva Statale del Litorale Romano e’ sempre stata
soggetta ad abusi e scempi di ogni tipo. Al punto che tutto cio’ non fa purtroppo più notizia.
Ma che questi abusi e scempi continuino e si accentuino oggi alla luce del sole, addirittura
con il benestare dell’amministrazione pubblica demandata alla sua tutela, lo fa.
Ci riferiamo ad un caso emblematico ed attuale, non perché più grave di tanti altri ma perché
sintomatico della drammatica situazione.
Gia’ durante i primi mesi del 2009 nel XIII Municipio del comune di Roma, nei pressi di Via
di Malafede in tutto il tratto di Riserva del Fosso di Malafede antistante il camping Fabulous
(a due passi dalla tenuta presidenziale di Castelfusano) erano partite delle strane attività,
iniziate con la massiccia potatura (ed in alcuni casi l’abbattimento) di tutti i pini presenti.
Con il passare delle settimane la recinzione fatiscente era stata interamente rifatta e dei teli
erano stati apposti a limitare la visuale dalla strada (ovviamente non quella delle pecore che
un tempo vi pascolavano…). A primavera improvvisamente l’accelerazione: su quello che
risulta essere terreno di ‘Tipo 1’ della Riserva, il più tutelato e soggetto a vincoli secondo il
Decreto Ministeriale istitutivo della Riserva stessa, sorgono improvvisamente un vasto
‘Campus Estivo Internazionale’, il Camping Village Fabulous. Vengono installati servizi
igienici, di ristorazione e di intrattenimento, impiantate un centinaio di tende, una piscina di
50 metri degna del centro vacanze più esclusivo, un palco per esibizioni che sfida quello dei
concerti degli U2, un campo da calcetto, una sala giochi ed un parcheggio per decine e decine
di pullman che in breve portano qualche migliaia di turisti ad affollare la nuova struttura, a
violentare un’area dove sarebbe (o meglio e’) espressamente vietato, secondo il sopraccitato
decreto, “qualsiasi intervento di modificazione del territorio”, se non “interventi miranti al
recupero ambientale ed alla conservazione della qualità naturalistica delle aree e dei beni
culturali ed ambientali”.
Nel frattempo, Via di Malafede veniva in quel tratto completamente riasfaltata, quando il 99%
delle vie del XIII Municipio versa in condizioni ben più gravi.
Per finire, mentre gli abitanti di delle zone limitrofe (Acilia, Axa, Casalpalocco ed Infernetto)
aspettano da anni che il XIII Municipio ed il Comune trovino il modo di permettergli di
attraversare la via Cristoforo Colombo a piedi o in bicicletta per conoscersi, proprio su Via di
Malafede spuntava un nuovo attraversamento pedonale con tutta la segnaletica in regola,
proprio a collegare i due ingressi del campeggio, per permettere ai vacanzieri del camping di
accedere in sicurezza al nuovo centro vacanze, magari per fare bird-watching da bordo vasca
o ascoltando un concerto rock…
A quanto ci risulta dall’indagine del Comando di Ostia del Corpo Forestale dello Stato avviata
in seguito ai nostri esposti, sono state acquisite delle autorizzazioni in proposito rilasciate
dalla IV U.O. (Ufficio Tutela e Gestione Aree Vaste e Biodiversita) del X Dipartimento del
Comune di Roma e dall’Ufficio Urbanistica del XIII Municipio. L’accesso a tali
autorizzazioni, formalmente richiesto dal sottoscritto in base alla legge n.241/90, e’ stato
impedito dalle suddette amministrazioni, con un provvedimento di differimento in un caso e
di diniego nell’altro, motivati paradossalmente proprio dall’indagine in atto: l’accesso ad atti
pubblici, uno dei principi base di qualunque paese democratico, ci e’ stato impedito nella
pratica dalle stesse amministrazioni, comunali e municipali, oggetto di indagini di polizia
giudiziaria.
Ma evidentemente, i dirigenti di questi uffici pubblici, dovevano mirare proprio al recupero
ambientale rilasciando tali autorizzazioni, visto che quanto stabilito dal decreto dello Stato
che istituisce, governa e tutela la riserva rende a prescindere illegale qualunque altro tipo di
autorizzazione ed intervento.
Ad oggi, nonostante i nostri esposti al XIII Municipio, al X Dipartimento ed al Corpo
Forestale, nessuno si e’ degnato di interrompere questo scempio, il Comando del Corpo
Forestale di Ostia si e’ limitato a trasmettere una comunicazione di reato alla Procura senza
reprimere, come in loro dovere date le circostanze, con un sequestro cautelativo dell’area in
attesa dei provvedimenti del magistrato, ed i gestori del campeggio continuano ad accumulare
guadagni illeciti, grazie ad amministrazioni pubbliche che avallano reati ambientali ed a un
sistema di controllo incapace di controllare e tanto meno di reprimere.

Francesco Calderini

Le denunce di Francesco per ora sono state già riportate da RomaNotizie, La Repubblica, dal blog Infernetto e dintorni, da XIII Vigilanza e da giardinodiroma.net.

Per aumentarne la visibilità mi aggiungo anch’io e spero di riuscire a trovare qualcuno nel Comitato di Quartiere che abbia un po’ di tempo per seguire la vicenda.

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