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Cartelloni e Consorzio

Come preannunciato Venerdì scorso gli osceni cartelloni pubblicitari sono stati rimossi.

Volevo cogliere l’occasione per fare qualche riflessione. E togliermi qualche sassolino dalle scarpe…

  • Intanto ci siamo salvati da questo volgare tentativo di deturpare casa nostra solo perchè siamo un consorzio privato e quindi non soggetti alla gestione del Comune di Roma. Se così non fosse stato solo una massiccia partecipazione popolare avrebbe permesso di ottenere lo stesso risultato. E, considerando che non ci fù partecipazione – se non sporadica e di breve durata – quando innalzarono il traliccio Vodafone, figuriamoci se ci sarebbe stata ora per quattro cartelloni pubblicitari.
  • Ma ci siam salvati anche perchè il Comitato di Quartiere ha quattro persone su sette nel Consiglio di Amministrazione del Consorzio.

In conclusione penso proprio che, se riusciremo a sanare le finanze consortili, sarebbe opportuno cedere al Comune strade, depurazione ed illuminazione pubblica tenendoci il verde, e di conseguenza il controllo sul territorio. I burocrati pubblici sono troppo spesso asserviti agli interessi di pochi privati che a quelli dei cittadini.

La cosa che mi dà veramente fastidio invece è l’infantilismo e la superficialità che trasuda da comportamenti – anzi, mancati comportamenti visto che parlo di mancata partecipazione dei più – e dagli scritti – email, post su giardinodiroma.net –  dei soliti anonimi, pronti a berciare e mai ad agire per il bene comune.

L’italiano medio, di cui anche noi quì siamo pieni, si costerna, s’indigna, s’impegna poi getta la spugna con gran dignità1 . Tutti pronti a lamentarsi, a reclamare diritti, a pretendere da altri – noi del CdQ per esempio – di agire quando lui è il primo a tirarsi indietro.

Vi faccio un esempio concreto, tratto da questo post proprio sulla rimozione dei cartelli pubblicitari.

Un anonimo, un certo Lupo87 scrive: finalmente qualcosa di buono ha fatto il cdq di quartiere2 adesso è ora di risolvere altri problemi.

Qualcosa di buono. In meno di due anni comandiamo a casa nostra (prima il Consorzio non rispondeva agli abitanti del quartiere in nessun modo), abbiamo dei conti trasparenti e risparmiamo sui costi di gestione, abbiamo aperto tutte le strade, abbiamo un verde forse non perfetto, ma sicuramente migliore di un anno fà, abbiamo portato a buon punto i collaudi dei lotti funzionali (strade, depuratore, illuminazione pubblica), abbiamo bonificato l’indecenza della discarica abusiva su Via Agus.

Risolvere altri problemi. Certo, lo faremo, e non certo per merito o con l’aiuto del lupetto splacchiato di prima. Far firmare alla Regione Lazio l’atto d’obbligo per la realizzazione della fermata della metro, far interrare l’elettrodotto di Via Troisi, far installare delle strisce pedonali rialzate sulle strade più pericolose del quartiere, creare un collegamento stradale tra noi e Vitinia che ci faccia evitare le strade consolari, e altro ancora.

- Note all'articolo
  1. cito un po’ Fabrizio De Andrè, Don Raffaè []
  2. il comitato di quartiere di quartiere… povera lingua! []
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