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Catastrofe 1914

catastrofe_1914Catastrofe 1914 è un saggio sulla I Guerra Mondiale – sulla Grande Guerra come fu battezzata alla sua fine. Più in dettaglio è un saggio sull’intricato guazzabuglio diplomatico che portò le grandi potenze del primo novecento in guerra e sulla fase iniziale del conflitto stesso, prima che questo si trasformasse in una guerra di trincea. Una situazione paradossale quella che si verificò, con eserciti numericamente sterminati e dotati di micidiali armi moderne ma senza quella mobilità necessaria a sfruttarne il potenziale e delle tattiche che tenessero conto della potenza di fuoco avversaria. I primi mesi, dall’agosto 1914 fino al Natale dello stesso anno, videro cadere milioni di uomini sui due fronti, occidentale ed orientale, senza che nessuna delle potenze in gioco riuscisse a dare quella spallata definitiva che portasse l’avversario alla resa. Tesi portante dell’autore è che la Germania, sebbene non fu causa diretta dello scoppio della guerra, nulla fece per impedirla. Parlo di tesi perché quasi tutti gli attori principali falsificarono la documentazione che riguardava il proprio ruolo nella vicenda. Senza contare il tanto materiale di archivio andato distrutto. L’opera contiene moltissime testimonianze dirette, brani di lettere, da soldati o civili di tutte le nazioni coinvolte e ho trovato la sua lettura molto scorrevole.

La guerra non era stata provocata dal fervore nazionalistico delle masse popolari, ma dalle decisioni di un ristretto numero di individui che facevano parte di sette governi. Nella maggior parte dei paesi, prima dell’inizio delle ostilità, solo poche persone parteciparono alle manifestazioni in favore dell’entrata in guerra, e non esistono prove che queste abbiano influenzato le decisioni politiche