Skip to content

Catene di Sant’Antonio

Ormai è assodato che l’analfabetismo scientifico degli italiani sia al suo massimo dopo i secoli bui del Medio Evo. Il caso Stamina è stato solo la punta di un iceberg, iceberg che si compone delle credulità e delle ipocrisie più effimere. Chiaro specchio della superficialità di molti italiani sono le catene di Sant’Antonio che girano su Facebook. Messaggi strazianti o richieste di tenere in bacheca gli appelli più svariati solo per vedere crescere i like o le condivisioni sui propri post.

ADHD

Uno degli appelli virali che ultimamente sta ricicciando fuori – della serie: a volte ritornano! è quello sulla ADHD. Una sindrome vera per alcuni, inesistente per altri, come si può appurare da una breve ricerca su Wikipedia. Malattia vera o falsa, anche un bambino affetto da ADHD comprenderebbe come un messaggio come quello in foto non possa avere alcuno scopo se non quello di soddisfare il desiderio di notorietà di chi lo posta. Scrivo tutto questo per segnalarvi un brutale post di un blog… satirico. Il link è qui. Però aspettate a cliccare!

Ma a me va bene. Sono come te. Tutti noi lo siamo. Stronzi qualsiasi di cui non frega un cazzo a nessuno, la cui generazione tra cinquecento anni verrà ritratta peggio dei nazisti. Non importa, saremo morti da un pezzo e chi se ne frega. Il punto è che non devi atteggiarti a donna sensibile. Non devi salire su un piedistallo. Devi stare zitta in fila da Zara con me, tacere e possibilmente fare un corso di twerking.

Prima una piccola citazione per darvi un’idea del tono. Siete stati avvertiti prima di cliccare sul link 🙂

 

CategoriesNews