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Chi conosce la lettera di Jannino ad Olive?

Restiamo sul pezzo del gravissimo comportamento del Presidente del CdQ Giardino di Roma, Jannino, e della lettera che di nascosto ha inviato all’Assessore Olive.

Intanto, sempre noi cinque abbiamo richiesto una urgente riunione del Consiglio Direttivo per avere spiegazioni, visto che a voce (al termine dell’Assemblea Pubblica avrebbe potuto chiarire velocemente la questione se di equivoco si fosse trattato) o per mail Jannino finge che il problema non esista.

Ed ora chiariamo per bene la gravità della situazione.

Lo Statuto del Comitato di Quartiere, sulle funzioni del Presidente, recita ai due articoli citati nella richiesta sopra riportata:

Articolo 10 (Attribuzioni dell’Ufficio di Presidenza)
L’Ufficio di Presidenza è l’organo esecutivo e di coordinamento, provvede a deliberare sulle questioni di urgenze ed in particolare provvede a:
dare esecuzione alle deliberazioni del Consiglio Direttivo;
coordinare l’attività delle Commissioni;
sottoporre al Consiglio Direttivo proposte, idee e programmi;
organizzare il finanziamento del Comitato di Quartiere;
Dopo la scadenza del mandato, l’Ufficio di Presidenza, unitamente al Consiglio Direttivo, rimane in carica per l’espletamento degli affari correnti e sino all’insediamento del nuovo Consiglio Direttivo.

Articolo 13 (Il Presidente)
Il Presidente dura in carica tre anni e comunque non oltre la consiliatura, è rieleggibile ed è scelto tra i membri del Consiglio Direttivo. Il Presidente può essere revocato in ogni tempo, dal Consiglio Direttivo con la maggioranza prevista per eleggerlo.
Il Presidente presiede l’Ufficio di Presidenza, il Consiglio Direttivo e l’assemblea generale del quartiere.
La prima riunione del Consiglio Direttivo nominato dalle elezioni è convocata e presieduta dal consigliere che ha ricevuto più voti nelle elezioni.
Il Presidente rappresenta il Comitato di Quartiere in tutte le manifestazioni pubbliche e private, ne ha la rappresentanza legale, convoca l’Ufficio di Presidenza, il Consiglio Direttivo e l’Assemblea Generale di Quartiere, autorizza le spese, firma le quietanze e la corrispondenza.

Quindi il Presidente (che fa parte e presiede l’Ufficio di Presidenza) da esecuzione alla volontà del Consiglio Direttivo. Rappresenta il Comitato nei limiti delle delibere approvate dal Consiglio Direttivo. Non ha autonomia alcuna all’infuori dell’illustrare le volontà del Consiglio e del rappresentarlo presso le istituzioni.

Invece Jannino ha compiuto un’azione ben diversa. In una data antecedente il 7 Novembre, anziché come da Statuto sottoporre al Consiglio Direttivo la proposta di scrivere ad Olive, ha taciuto al Consiglio le sue intenzioni. Senza avvertire il Consiglio ha redatto una lettera e l’ha spedita ad Olive, mettendo in copia conoscenza a dire di Olive sia il Presidente del XIII Municipio, Vizzani, sia l’assessore Pace – che poi è assessore alle Politiche Sociali e non si capisce che c’entri con i Lavori Pubblici… La lettera è stata definita offensiva da Olive – e sembra che anche Vizzani abbia espresso un parere in linea col suo assessore.

Dal giorno 9 Novembre è stata richiesta da noi a Jannino copia di tale lettera, ma da tale data Jannino non ha dato alcuna risposta a tale richiesta. Da qui la necessità di convocare il Consiglio Direttivo per mettere a verbale le spiegazioni di Jannino, che ha sia violato lo Statuto, sia negato ai consiglieri che gliene hanno fatta esplicita richiesta un documento ufficiale spedito da un Presidente di un Comitato di Quartiere ad un Assessore in carica del Municipio.

Ad oggi Jannino, continuando a tacere sulla questione, ha solo convocato il Consiglio Direttivo il 7 Dicembre, a 24 giorni dalla richiesta!!! Il giorno prima della festa dell’Immacolata, quando si presume che molti consiglieri vadano fuori Roma o comunque non siano disponibili! Come già stanno comunicando per mail!

Questa è la chiara dimostrazione che è sola ed unica responsabilità di Jannino la totale mancanza di comunicazione sia all’interno del CdQ sia verso i cittadini, mancanza di comunicazione sottolineata proprio nell’Assemblea Pubblica, e che è sola ed unica sua responsabilità l’assoluta impossibilità del Comitato di affrontare qualunque problema, dal più banale al gravissimo atto compiuto da questo signore.