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Consorzio e cooperativa

Questo articolo è riservato ai consorziati del Consorzio di Gestione Giardino di Roma.

Venerdì 16 Novembre 2012 si è tenuta l’assemblea consortile. Il Comitato di Quartiere ha partecipato come uditore nelle persone del Presidente Jannino e di Roberto Onori, Presidente della Commissione Rapporti con il Consorzio. Richiesta per mail a Jannino una veloce relazione scritta sulla riunione questi si è rifiutato di fornirla al Consiglio Direttivo, affermando di poterne parlare solo a voce in una riunione urgente richiesta non da lui ma dai cinque consiglieri del Comitato di Quartiere e da lui convocata il 7 Dicembre (24 giorni dopo la richiesta!). Manco avesse firmato un accordo di non divulgazione dopo una riunione dei servizi segreti! Da Onori nessun cenno di vita sull’argomento…
Ovviamente, vista la ridicolaggine della affermazione ho telefonato al mio amministratore e mi sono fatto raccontare quello che è accaduto nella riunione e ve ne parlo senza problemi, visto che non vi è nulla di nuovo rispetto a quanto già noto a chi si fosse interessato dell’argomento.

Chi proseguisse nella lettura accetta di essere un consorziato del Consorzio di Gestione Giardino di Roma

La situazione debitoria del Consorzio è sempre più grave. Da un lato sono diminuite le entrate. Dall’altro lato la strategia impostata da questo CdA per recuperare il credito non da risultati sufficienti.
Quali sono i problemi di fondo?
Alcuni amministratori si rifiutano di raccogliere le quote consortili ma nel contempo si rifiutano anche di trasmettere al Consorzio la situazione debitoria dei singoli consorziati.
Il Consorzio ha inviato a questi consorziati delle lettere di diffida e messa in mora pregandoli di trasmettere al Consorzio lo storico dei loro pagamenti.
A fronte della mole di lavoro che questa operazione richiede, nei fatti il Consorzio non ha risorse adeguate a svolgere autonomamente il lavoro. E nel contempo non ha reputato necessario affidare l’operazione ad una ditta specializzata nella riscossione crediti.

A questa situazione si affianca la causa civile in corso tra Consorzio e Cooperativa. Il dibattere verte sul fatto che il Consorzio fornisce servizi alla Cooperativa (luce, depurazione acque reflue, accesso stradale) ma la cooperativa reputa di non dover pagare in toto le quote consortili. La causa è stata persa in primo grado perché l’avvocato del Consorzio non avrebbe fornito tutti i documenti necessari. Avrebbe richiesto che fossero consultati presso la sede del Consorzio, la Cooperativa s’è opposta, i documenti sono rimasti negli scaffali e la causa appunto è stata persa.
Ora è stato presentato un appello che dovrebbe vedere una soluzione nel 2015. Affidato allo stesso avvocato!
Su un debito della mole di circa 400.000 euro, le due parti avrebbero trovato una base di accordo per una transazione tombale sui 220.000 euro. In parole povere la Cooperativa pagherebbe metà del debito presunto col Consorzio affrancandosi dal pagare quote consortili dalla avvenuta transazione alla cessione al Comune dei Lotti Funzionali.
Il CdA spinge per transare, perché il Consorzio ha un debito congruo con ACEA. Non saldare ACEA comporta due problemi:

  1. Il rischio di distacco dell’energia elettrica con mancanza di illuminazione notturna e blocco del depuratore e conseguente perdita di abitabilità delle case.
  2. Il debito non saldato impedisce al Comune di prendersi in carico il II Lotto Funzionale (di cui fa parte la rete elettrica) e quindi annulla gli sforzi per cedere al Comune la gestione del quartiere.

Il Consorzio ha chiesto a tutti gli amministratori di indire delle riunioni condominiali affinché gli stessi possano essere pienamente autorizzati dai consorziati a proseguire o meno sulla strada della transazione ed ad autorizzare le opere indicate dai funzionari del Comune e da realizzare a spese del Consorzio per poter consegnare il I ed il II Lotto Funzionale al Comune stesso (si prevede una spesa da un minimo di 173.278 euro ad un massimo di 225.466 euro). Le riunioni condominiali vanno tenute in fretta, visto che la prossima Assemblea Consortile ci sarà il 18 Dicembre 2012. Ovviamente con il mio amministratore abbiamo concordato in tal senso.

A tutto questo si affianca il problema del rinnovo delle cariche del CdA. Sebbene nel programma del Comitato di Quartiere vi sia evidenziata la necessità di selezionare dei professionisti abitanti nel quartiere che vogliano prendere il posto degli attuali componenti, il Presidente della Commissione Rapporti con il Consorzio, il solito Onori, si rifiuta di contattare a tal proposito gli amministratori adducendo come motivazione ora il non essere suo compito fare ciò, ora il non avere titolo a farlo. Vista la stasi nel Consiglio Direttivo del CdQ, preso dall’affrontare la gravissima crisi scatenata dalle ripetute violazioni dello statuto da parte del suo Presidente Jannino e dalla mancanza di spiegazioni da parte di quest’ultimo del proprio operato (ancora si rifiuta di mettere a conoscenza dei Consiglieri il contenuto della lettera inviata a Olive, ancora non da notizie sulla gestione e struttura del sito del CdQ e, come accennato, addirittura di rifiuta di relazionare i Consiglieri sull’ultima Assemblea Consortile) propongo che chi voglia candidarsi per il nuovo CdA contatti il proprio amministratore. Alla prossima Assemblea saranno quindi gli amministratori che potranno, se tale sarà l’indicazione dei consorziati da loro amministrati, creare una snella commissione che valuti candidati e curricula degli stessi, onde poter eleggere il nuovo CdA con persone che vogliano evitare il commissariamento dello stesso. Commissariamento che avrebbe come sola conseguenza l’aumento delle quote consortili per chi paga, non garantirebbe nè l’accelerazione del recupero delle morosità nè la cessione al Comune del quartiere. E che porterebbe al degrado delle opere non vitali, come il taglio del verde, la riparazione delle buche nelle strade, il tentativo di avere un’illuminazione notturna efficiente.

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