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Cose più grandi di noi

Questo libro di Giorgio Scianna mi è piaciuto veramente molto e sono debitore ad un podcast per il consiglio di lettura. Ed allora ho pensato di parlarvene facendo rimando alle parole con cui Matteo B. Bianchi, scrittore e conduttore del podcast Copertina (link qui), mi ha incuriosito e spinto a leggerlo.

“Se vi dicessi che è un libro sul terrorismo a Milano negli anni ’80, molti di voi penserebbero ad un libro difficile e pesante. Invece non è affatto così, perchè l’abilità di Scianna è quella di riuscire a raccontare un clima tagliente e funereo, come quello degli anni di piombo, attraverso una vicenda personale e fragile – che permette di vedere le cose da vicino e quindi di renderle concrete e di conseguenza più comprensibili. E’ la storia di Marghe, una ragazza appena diciottenne, fiancheggiatrice di una cellula di lotta antagonista che ottiene gli arresti domiciliari, dopo essere diventata una collaboratrice di giustizia, ovvia una pentita. Il libro racconta del ritorno a casa di Marghe e dell’impatto che la sua esperienza ha sulla sua famiglia: il padre medico, la madre avvocato, la sorella Sara e soprattutto il fratellino Martino, che è quello che più di tutti è legato a lei e che per questo si sforza di capire e di aiutarla. Il ritratto di una famiglia travolta da qualcosa che fa fatica a comprendere e ad accettare. E allo stesso tempo gli sforzi che genitori e fratelli compiono per cercare di riconquistare un rapporto con una ragazza che, da figlia e sorella, ora sembra essere una persona estranea e inavvicinabile. Come bene sintetizza il titolo: tutti devono fare i conti con cose più grandi di noi.”