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Decostructio et recostructio

Ho l’impressione che i vari politici che si alternano al Comune/Municipio pensino che proprio tutti i cittadini abbiano l’anello al naso e si possano prendere in giro quanto lo si vuole.
Mi tiro fuori da questa loro idea e sfrutto questo spazio per argomentare la vacuità delle loro promesse e la concretezza delle idee delle persone di buona volontà. L’argomento è la mobilità sulla Cristoforo Colombo e l’oggetto del contendere sono i due progetti: il sottopasso ed il collegamento con Via del Risaro.
Inizierò con la decostructio, cioè la dimostrazione della velleità dell’appena accennato progetto del Comune, e proseguirò con la recostructio, una proposta alternativa che raccoglie sempre nuovi sostenitori, non ultima il consigliere del XII Municipio, Gemma Azuni.

Decostructio
rotatoria
Il progetto di un sottopasso sulla Colombo all’incrocio con Via di Malafede, di cui si sente accennare sui giornali ultimamente, mi sembra un dajavù del progetto della fermata del trenino dell’anno scorso. A distanza dalle elezioni si inizia a parlare dell’argomento e poi, in prossimità delle stesse, ti si presenta il politico di turno con dei disegni bellissimi, modelli in 3d, un eloquio forbito e la promessa che in tempi strettissimi l’opera sarà realizzata. Salvo poi scoprire che la realtà è ben diversa.
Ho approfondito l’argomento, avendo la fortuna di poter avere il parere di esperti in vari campi a me estranei: mobilità, idrogeologia, archeologia.
Perchè mai quello che ci viene proposto come la soluzione di tutti i mali dovrebbe essere solo una presa in giro?
I tre motivi principali sono:

    Mobilità. Una rotonda su un sottopasso non mi fluidifica il traffico, me lo sposta solo più avanti. Perchè? Perchè le autovetture, dopo aver percorso la rotonda debbono immettersi sulla Colombo. Per costruire una via di immissione adeguata in direzione Roma (la più importante) si dovrebbe eseguire un esproprio molto esteso sul lato della Tenuta del Presidente. Cosa quasi impossibile, visto lo status di riserva e di tenuta presidenziale. L’alternativa sarebbe di restringere la Colombo alla fine del tunnel per far immettere le autovetture provenienti dal nostro quartiere. Senza nessun miglioramento per noi, nè per chi proviene da Ostia.
    Drenaggio idrico. Si dovrebbe spostare il Fosso di Ponte Ladrone, detto anche del Fontanile. Fosso di competenza regionale, non comunale. E se anche fosse possibile ottenere le autorizzazioni necessarie, rimane il come sarà poi possibile drenare le acque dai sottopassi. La Colombo rischierebbe di trasformarsi in una via percorribile nella sola bella stagione. Gli allagamenti a Dicembre dei sottopassi costruiti nei pressi del nuovo centro commerciale all’EUR, Euroma 2, sono un monito importante.
    Reperti archeologici. Sotto la Colombo ci sono dei reperti archeologici. Lo dice il Lanciani, non io. Che ne facciamo? Li distruggiamo? Bisognerebbe deciderlo prima, non dopo aver smantellato la strada.

Come si può vedere semmai il progetto del Comune andasse avanti avremmo molti disagi e nessun vantaggio. A queste considerazioni và aggiunto che lo stesso Comune stà ripensando la sua visione sui sottopassi, tant’è vero che il pronosticato sottopasso degli oceani, all’EUR è bello che dimenticato.

Recostructio
Proseguo il mio ragionamento con una nuova visione della mobilità che, se anche non fluidificasse per magia l’uscita dal quartiere, certamente ci fornirebbe un collegamento diretto sia a Vitinia che a Tor de’ Cenci.
rotatorielabur
E’ un progetto semplice, economico e che sfrutta strade già esistenti, limitando quindi la necessità di espropri.
E’ apprezzato dal Comitato di Quartiere Giardino di Roma, dal consigliere Gemma Azuni del XII Municipio1 e non dispiace al Presidente del XIII Municipio, Vizzani.
Nondimeno anche Punta Malafede, Casal Bernocchi e Madonnetta avrebbero vantaggi da un collegamento interno che permettesse di bypassare la Colombo.
Insomma il progetto mi entusiasma e ho intenzione di portarlo avanti. Sperando di riuscire a concretizzarlo 🙂

- Note all'articolo
  1. che già aveva fatto preparare un progetto di massima simile a quello del Lab.Ur. dal XII Dipartimento del Comune di Roma []