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Di ritorno dal Giappone

Sono stato due settimane in Giappone. Ho approfittato dei vari ponti tra Pasqua, 25 Aprile e 1 Maggio. Primavera: quindi un clima molto meno afoso di quello che vari amici avevano trovato ad Agosto. Fioritura dei ciliegi, i sakura: inizio Aprile sarebbe stato il periodo migliore, anche per partecipare agli hanami, i tradizionali picnic sotto le fronde rosate degli alberi fioriti. Ma c’erano comunque ancora vari alberi in fiore più che sufficienti a rendere delicati i paesaggi. Inizio dell’era Reiwa: il 30 Aprile ha abdicato l’Imperatore Akihito e con tale atto è finita l’era Heisei (in Giappone il calendario segue il regno degli Imperatori), l’era della “pace ovunque”. Il 1 Maggio è assurto al trono il nuovo Imperatore Naruhito ed è iniziata l’era Reiwa, l’era della “armonia e fortuna”. Il Giappone è la patria del workaholic ma per l’eccezionale occasione è stata concessa una settimana di ferie grazie ad una legge ad hoc. Molti giapponesi ne hanno approfittato per visitare il loro paese ed allungare le file di ingresso a molti monumenti 😅

Nel mio giro ho visitato Tokyo, Kyoto, Nara, Himeji, Osaka, Hiroshima ed altri posti. Tranquilli, a breve (almeno lo spero 😅) pubblicherò il diario di viaggio! Vi anticipo solo che il viaggio in Giappone è diverso da molti altri viaggi. Più che in un luogo con i suoi paesaggi ed i suoi monumenti, è un viaggio in una cultura molto diversa dalla nostra. La modernità e l’occidentalizzazione traggono in inganno. Resta un mondo distante, dove noi gaijin siamo accolti con calore ma restiamo sempre e comunque degli estranei. Vi consiglio di leggere a riguardo Autostop con Buddha, che ho brevemente recensito qui. Mi ha aiutato a comprendere meglio i giapponesi ed a godermi con maggiore consapevolezza questo splendido viaggio.

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