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Distruggere il look web 2.0

E’ da poco che ho modificato l’aspetto del mio sito. Ho voluto rendere l’aspetto più lineare, con colori chiari e sfumati. Insomma un layout leggero che dà spazio ai contenuti più che al contenitore. Insomma, come direbbe qualcuno, l’ho fornito di un look da web 2.0!

Ed ecco che su designerblog mi salta all’occhio un articolo che invece sprona ad andare in controtendenza. L’articolo è di Mauricio Duque (detto Mao) e riprende le argomentazione della relazione di Elliot Jay Stocks al Future of Web Designe tenutosi a New York City ed intitolata: Destroy the Web 2.0 Look.

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Ma andiamo con ordine e vediamo cosa ci suggeriscono questi due designers…

Intanto Stocks nella sua relazione individua le caratteristiche di un sito dall’aspetto grafico web 2.0:

  • colori vibranti e ad alto contrasto
  • etichette di vario genere sovrapposte al sito
  • effetti visivi vari (effetto lucido, linee diagonali, gradienti di colori, ecc)
  • bordi arrotondati
  • effetto riflessione applicato al logo

Detto ciò Stocks sottolinea come ormai i siti web sono tutti in linea a questi paradigmi, causando così la proliferazione di siti-cloni, tutti esteticamente simili.

Ma l’errore principale in cui la gente cade è che in realtà il concetto di web 2.0 non è legato ad un assioma grafico, ma al modo in cui funziona un sito. Un sito web 2.0 è un sito dinamico, in cui si può interagire con i contenuti (vedi la possibilità di aggiungere commenti agli articoli, o di fruire di un forum di discussione, ecc.).

In conclusione Stocks invita tutti a spiegare alla gente il significato del termine web 2.0 e ad implementare un pizzico di originalità nei propri siti, adattandoli ai nostri gusti grafici.

Come elaborazione di questi concetti Mao ci espone il suo punto di vista, a mio parere di indubbio interesse.

Infatti Mao sfrutta come esempi una serie di siti che si distaccano dall’asetticità dei siti clone di cui si parlava poc’anzi:

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Come si vede questi siti, pur mantenendo appieno la possibilità di interagire col visitatore, risultano originali e molto evocativi.

La caratteristica principale è l’effetto retro-vintage che li accomuna, l’utilizzo di una palette di colori caldi e scuri, caratteri grunge-retro, ornamenti e macchie e degli header espremamente elaborati. Il tutto fatto però in piena padronanza dei fogli di stile, permettendo quindi di mantenere i contenuti fruibili e facilmente accessibili ai visitatori.

Alla fine di tutto facevo una considerazione tutta mia. Mi sono tanto entusiasmato per il nuovo look del mio sito, non più retrò ma alla web 2.0, e neanche dopo due giorni mi metto a leggere che forse avrei fatto meglio a lasciare tutto così com’era! Da non credere…