In questi tempi ho portato avanti un po’ di migliorie al blog. Qualcuna “sotto il cofano”. Qualcun’altra più visibile.
Una delle tante cose che ho fatto è stata sfruttare il servizio feed.press per una gestione più avanzata del feed RSS. Questo comporta che se mi seguite con questo mezzo e leggete questo post nel vostro aggregatore (Reeder, Feedly, ecc.) dovete necessariamente rinnovare l’iscrizione al nuovo indirizzo http://feedpress.me/plucciola
Sorry.
In più il sistema dei commenti ora si appoggia su Disqus. Sinceramente mi ero stancato di dover gestire lo spam, sebbene Akismet faccia un buon lavoro. Ora potete commentare anche con le credenziali Facebook e Twitter.
Ho anche effettuato un po’ di migliorie estetiche e ho razionalizzato alcune sezioni.
Fondamentalmente ho sfruttato di più sia WordPress stesso che le funzioni del tema Story che ho acquistato tempo fa per il restyling del blog.
La breve e scarna sezione del “chi sono” e “cosa faccio” è quella che ha subito le modifiche più vistose. Alla fine forse è diventata anche troppo autocelebrativa 😛
Ho anche rimosso la mappa di TripAdvisor con le città visitate. Anche se mi diverto ad aggiornarla, l’ho sempre trovata graficamente triste.
L’ho sostituita con un plugin che visualizza su Google Maps dei segnaposto collegati a specifici tag. Questo comporta che se cliccate su questi segnaposto vi comparirà l’elenco degli articoli del blog che si riferiscono a quella località. Almeno così ha un senso avere una mappa.
La sezione dedicata alla mia passata attività nel quartiere dove vivo ha una sua uniformità visiva ora. Le pagine hanno tutte la stessa immagine di intestazione ed un menù laterale focalizzato sull’argomento. Ho anche riassunto in nuove pagine alcune questioni ancora aperte: fermata metro, centro civico, collegamento diretto con Vitinia.
In più ho aperto una pagina Facebook ed un account Twitter direttamente collegati al blog. Alcune persone preferiscono seguire gli aggiornamenti tramite i social network e così questa funzione viene automatizzata da WordPress.
Ed ora basta. Direi che ho dedicato fin troppo tempo all’argomento 😀