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Centro Civico

Iniziamo dalla definizione. Cos’è un centro civico? Un centro civico è il luogo pubblico (quindi ad accesso libero e gratuito) dove sono radunati alcuni servizi a disposizione dei cittadini (biblioteca, sala convegni, ludoteca, ecc). Perché è importante? Basta guardare la mappa del quartiere, così come fu progettato, per intuirlo: manca una piazza!!!

In sede di convenzione si pensò di dotare il quartiere di scuole e di una chiesa. Si immaginarono due aree destinate a mercato – poi venne la moda dei centri commerciali e dei mercati si perse traccia… Si pensò al verde. Meno a come aggregare le persone e quindi alle piazze. Sebbene alcune vie, come Via Cacini e Via De Lullo, si allarghino per ospitare dei parcheggi, non esistono delle vere e proprie piazze pedonali nel quartiere. Luoghi dove incontrarsi, dove far sviluppare servizi – fosse anche una banale edicola, che nel nostro quartiere ha dovuto prendere il posto di alcuni parcheggi! Per ovviare a questa mancanza, il Comitato di Quartiere di cui feci parte immaginò di dotare il quartiere di un centro civico.

Quando il quartiere fu costruito le scuole (i comparti S1, S3, S6 ed S9 della mappa) furono inserite nelle opere di urbanizzazione secondaria e realizzati dal costruttore. Il terreno destinato alla chiesa fu ceduto al Vicariato. Ed il Vicariato ha edificato il luogo di culto e l’oratorio. I due mercati, l’ultima scuola (un asilo, il lotto tra P11 e P12 della mappa) ed il centro civico sarebbero dovuti essere costruiti dal Comune. Ma il Comune non intervenne. L’asilo era stato inserito nelle opere a scomputo legate al cambio di destinazione d’uso del lotto Z20 (per approfondire andate qui, comunque vi anticipo che di questa operazione non si è fatto più nulla). I mercati, reputati non più d’attualità nell’era dei centri commerciali, sono rimasti sulla carta e le due zone a loro destinate attendono un eventuale cambio di destinazione d’uso.

Quando ero segretario del Comitato di Quartiere decidemmo di provare almeno ad ottenere questo centro civico. Nel 2008 l’allora Presidente del XIII Municipio, Paolo Orneli, si disse favorevole e nell’ultima riunione della giunta municipale prima delle elezioni diede incarico all’ufficio tecnico di stendere un progetto. Nel 2009, con il cambio di giunta, anche il nuovo Presidente, Vizzani, si disse favorevole e confermò la necessità di preparare un progetto. Ma in tutti i casi da allora in poi nessun attore, né municipale né comunale, si è mai detto disposto a finanziare l’opera.

Nel 2014 qualcosa sembrava essere cambiato. Cosa era successo? Inaspettatamente sembrava potesse esserci una disponibilità a finanziare il progetto!

Il sottopasso che collega Via di Fiumalbo con la Via Ostiense non era da considerarsi come un’opera definitiva. Catalogato nella Convenzione come III Lotto Funzionale del quartiere, è un’opera temporanea legata al cambio di viabilità della Via Ostiense e della Via del Mare. Da molti anni la Provincia di Roma, proprietaria delle due strade, aveva in mente di trasformarle in un asse simile alla Via Cristoforo Colombo, con due corsie per direzione. A garanzia che il costruttore avrebbe modificato il collegamento in base alla nuova viabilità era stata sottoscritta una fideiussione bancaria. Una fideiussione di poco più di un milione di euro. Un milione e duecentomila euro per la precisione.

Preso atto che dopo vent’anni dalla stipula della convenzione di costruzione quel progetto della Provincia era ormai irrealizzabile, il Comune di Roma Capitale ha richiesto l’escussione della fideiussione. Ad inizio 2014 quindi si prospettava l’arrivo nel bilancio di Roma Capitale di una cifra più che adeguata alla bisogna.

Ormai avevo lasciato da tempo il Comitato di Quartiere ma, con i soci di Bona Fides pensammo di attivarci per evitare che il quartiere perdesse un’opera a cui a nostro parere aveva diritto.

Nel 2014 quindi ci siamo mossi su due livelli: municipale e comunale. Il sostegno del Municipio X era fondamentale perché i soldi, una volta escuti, sarebbero finiti nel calderone del bilancio comunale senza alcun vincolo. Ed il Comune sarebbe stato libero di utilizzarli come meglio avrebbe reputato.

Ad Agosto 2014 il Consiglio del Municipio X (nel 2014 i municipi hanno cambiato denominazione ed il XIII è diventato X) ha conferito mandato al Presidente del X Municipio e agli Assessori competenti di attivarsi presso gli Enti competenti per vincolare un importo pari a 1.187.000 euro a tre scopi:

  1. alla realizzazione di un Centro Civico e Culturale
  2. all’allargamento ed al rifacimento del manto stradale e dei marciapiedi di Via di Malafede nel tratto compreso tra Via Marcello Mastroianni e Via Cristoforo Colombo
  3. ed alla realizzazione di una rotonda tra via Marcello Mastroianni e Via di Malafede

Potete leggere qui il testo del documento. Ottenuto questo importante supporto avevamo contattato il Consigliere Comunale Gemma Azuni. Avevamo già avviato una collaborazione con la Azuni per un altro progetto (il collegamento con Vitinia, potete approfondire qui). La Azuni è residente a Vitinia e negli anni è stata l’unico membro del Consiglio Comunale a venire più volte nel quartiere ed a fare qualcosa che fosse più di una semplice dichiarazione d’intenti. Il Consigliere aveva quindi gentilmente deciso di sopportarci anche in questa richiesta ed aveva presentato in Consiglio Comunale una mozione per il vincolo dei fondi. A Settembre 2014 l’Assemblea Capitolina aveva addirittura approvato all’unanimità la mozione, mozione che potete leggere qui.

Nel 2015 il Consiglio Comunale avrebbe dovuto votare un emendamento, presentato dalla stessa Gemma Azuni, per vincolare lo stanziamento dei fondi al triennio 2015-2017. A tal scopo era stata già presentata la richiesta scheda Merloni (link qui). Ma ovviamente quella unanimità che si era trovata per una pura dichiarazione d’intenti in seno al Consiglio Comunale si dissolse come neve al sole ed i soldi rimasero nel bilancio del Comune.

L’ubicazione del centro civico – se mai si dovesse riprendere in mano l’iniziativa – non è definitiva. Il Municipio X aveva ipotizzato di realizzarlo nella zona destinata a mercato tra Via Stoppa e Via Troisi. Ma tale ubicazione non può in alcun modo essere data per certa.