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Discarica

La vicenda di Via Agus dà il senso del degrado civile a cui possiamo arrivare in Italia. Ci sono due isole ecologiche per lo smaltimento gratuito dei materiali inerti, una sulla Laurentina ed una ad Acilia. Invece di servirsene i nostri concittadini – e sì, perchè qualcuno è stato beccato e multato per gli sversamenti, e non erano nè rumeni nè extracomunitari – insomma, invece di andare nei luoghi deputati all’uopo, ti buttano detriti e pattume in Via Agus.

depuratore

 

Intanto due parole su Via Agus, magari molti nemmeno la conoscono. La vedete nella foto su, è una traversa di Via Matroianni, una stradina che finisce con un’enorme parcheggio, la cui funzione principale è servire da accesso al depuratore delle acque reflue. E’ una via nascosta alla vista dal poggio sul lato di Via Mastroianni, ed essendo senza uscita, non è trafficata.

discarica

 

Inizialmente la via era chiusa da dei bandoni metallici. Il parcheggio, durante la costruzione del quartiere, era utilizzato come deposito dei materiali da parte delle società edili. Finchè vi era un via vai di mezzi ed uomini la via era rimasta sconosciuta ai più, ma sgombra.

Purtroppo, non appena è venuta meno questa involontaria forma di sorveglianza, la via è diventata una discarica abusiva. I bandoni sono stati regolarmente forzati. Anche quando furono chiusi con catena e lucchetto i nostri incivili ed anonimi deturpatori non si sono fatti problemi e, con qualche tronchesi, hanno risolto il problema.

2008

La situazione era diventata insostenibile. Via Agus era impraticabile, rendendo addirittura complicato l’accesso per la manutenzione al depuratore. La discarica ormai conteneva di tutto: resti di ristrutturazioni casalinghe, gomme, calcinacci, parti in plastica di automobili, materiali ferrosi, elettrodomestici. Ed in più attirava personaggi estranei al quartiere che rovistavano nei cumuli per recuperare ciò di cui potessero avere bisogno.

Il CdQ decise di muoversi per risolvere il problema. L’AMA ed il Municipio XIII, come sempre, furono subito pronti a sottolineare come, essendo gestiti da un Consorzio privato, fosse compito di quest’ultimo effettuare la bonifica, sobbarcandosene i relativi costi.

Il Consorzio sarebbe stato ben disponibile a risovere la questione, ma i soliti problemi economici legati al mancato pagamento di molte quote consortili, rendevano lenta e difficile l’operazione di bonifica.

Nel tentativo di trovare soluzioni alternative ricevemmo una proposta da un dirigente dell’AMA1 per trasformare il parcheggio di Via Agus in un’isola ecologica. L’AMA avrebbe bonificato gratuitamente la via ed il Consorzio avrebbe rinunciato al canone d’affitto. Ovviamente, non essendo esperti del settore ce ne andammo a fare un paio di simpatiche gite per visitare e renderci conto di cosa fosse veramente un’isola ecologica. In base ai termini della proposta nel parcheggio di Via Agus sarebbero stati posti dei cassoni per la raccolta solo del materiale inerte. La zona sarebbe stata sorvegliata ed avrebbe così avuto uno scopo, anzichè restare una via chiusa ed abbandonata.

Due furono i motivi che ci indussero a respingere l’offerta:

  1. Le polemiche sorte dalla diffusione della notizia. Come mi lamento spesso, l’ignoranza fà da sovrana in questo paese. Molti si sono dimostrati incapaci addirittura di comprendere che c’è una differenza tra una discarica di materiale biologico2 ed un deposito temporaneo di materiale inerte.
  2. Ma il vero motivo fu che non ritenemmo eticamente accettabile di dover soccombere a quell’accordo solo per l’inciviltà di pochi criminali.

Decidemmo quindi di seguire la costosa strada della bonifica a carico del Consorzio.

A Settembre ci fu un autonomo intervento di uno dei vari politici locali3 che autonomamente decise di sottoporre al Sindaco Alemanno ed all’Assessore all’Ambiente De LIllo un’interrogazione sulla discarica abusiva. Sarà forse per il solito motivo, cioè che siamo un Consorzio privato, ma la cosa finì lì. Mai saputo se l’atto ebbe una risposta.

2009

Migliorati i conti del Consorzio, grazie all’opera di risanamento intrapresa dai membri del CdA facenti riferimento al Comitato, finalmente a Gennaio è stato possibile bonificare Via Agus. Il Presidente del Municipio XIII, Vizzani, c’è venuto incontro facendo sì che l’AMA chiedesse al Consorzio un costo politico per effettuare l’operazione.

Sebbene personalmente fossi tra i principali fautori della chiusura della via, onde evitare il ripetersi della storia, sia il Presidente Vizzani che i Carabinieri hanno consigliato al Presidente del Consorzio, Orlandi, di lasciare aperta la via. Dalla loro esperienza sono proprio le recinzioni ad attrarre l’attenzione di questi piccoli criminali che deturbano l’ambiente.

Purtroppo, nonostante l’impegno anche dei Carabinieri a pattugliare nei loro giri anche Via Agus, le cattiva abitudini sono difficili a morire.

cancello_agus

 

E così ad Agosto in Consorzio ha finalmente chiuso con un robusto cancello Via Agus. Peccato per le coppiette che avevano iniziato a frequentarla… 🙂

Nuovi sversamenti purtroppo sono avvenuti nei pressi della centrale elettrica. Per fortuna, viste le pressioni pregresse del Comitato verso il Municipio XIII, ora l’AMA di straforo4 elimina questi cumuli.

2010

Il Consorzio stà valutando di affidare al Corpo delle Guardie Ecozoofile5 il controllo del territorio per bloccare ulteriori sversamenti. tra i compiti di questo poco noto Corpo c’è anche quello di multare questi criminali. Vedremo…

- Note all'articolo
  1. il dottor Perrone []
  2. che quindi puzza []
  3. Alessandro Onorato, consigliere comunale PD, ora UDC []
  4. non potrebbe sempre peril solito reiterato motivo… []
  5. sono pubblici ufficiali per decreto prefettizio, operano in divisa ma non sono armati []