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Riunione CdQ 5/7/2007

Questa riunione era stata indetta per riferire della manifestazione del 3 Luglio. Presto detto. I
partecipanti sono stati ricevuti dall’assemblea del XIII Municipio e sia l’assessore Stellino sia il
Presidente del Municipio hanno ammesso la loro scarsa vigilanza ed attenzione sulla vicenda
dell’antenna Vodafone. Per rimediare a ciò e trovare una soluzione il XIII Municipio ha proposto di
creare una commissione Municipio-Vodafone-Quartiere che valuti i siti alternativi per il
posizionamento dell’antenna ed un osservatorio per monitorare l’inquinamento elettromagnetico nei
quartieri Giardino di Roma e Centro Giano. In tale commissione dovranno essere presenti tre
membri del quartiere. La novità è stata che la Vodafone si è detta disponibile allo spostamento.
Sembra infatti che abbia già individuato quattro siti adatti allo scopo. La commissione dovrà
valutare la reale fattibilità di tale spostamento. Si sono quindi eletti i tre membri che parteciperanno
alla commissione, oltre ad altre tre persone che fungeranno da supplenti nel caso qualcuno dei tre
fosse impedito. Questo primo risultato è sicuramente incoraggiante ma si dovrà valutare nei fatti se
sarà produttivo. Ci è stato fatto presente che comunque se si riuscirà ad individuare un sito esterno
al quartiere lo spostamento dell’antenna comunque avverrà in 5-6 mesi.

Nella riunione del 21 Giugno del CdQ si era deciso di indire una raccolta fondi per finanziare il
monitoraggio delle emissioni elettromagnetiche dell’antenna. Sono stati raccolti circa 2700 euro. A
fine Giugno la società designata ha effettuato le prime rilevazione trovando valori ben al di sotto dei
limiti di legge. I tecnici hanno comunque sottolineato come l’antenna non fosse a pieno regime.
Infatti dei tre lobi di emissione di cui consta solo uno trasmetteva ad un livello normale, mentre gli
altri due erano praticamente quasi silenti. Il CdQ ha per ciò deciso di far effettuare dopo l’estate una
seconda rilevazione. Allo stato attuale quindi una causa civile contro la Vodafone per
l’inquinamento elettromagnetico risulta molto indebolita.

Resta l’opzione del ricorso al TAR contro i vizi di forma della richiesta di autorizzazione avanzata
dalla Vodafone al Comune per l’innalzamento dell’antenna. I termini per presentare il ricorso
scadono il 21 Luglio. Il CdQ ha contattato un avvocato che si è detto disposto a seguire le due
strade facendo un preventivo di 2000 euro per il ricorso al TAR (ricorso in cui comunque asseriva di
credere poco) e 3000 per la causa civile. L’assemblea ha deciso che, sebbene dalla manifestazione
del 3 sembra sia scaturita la possibilità che l’antenna venga spostata, l’intentare un ricorso al TAR
ora e forse una causa civile poi possa essere una spada di Damocle sulla testa della Vodafone che
funga da pressione ulteriore al decentramento dell’antenna in un sito esterno al quartiere.

Si è pertanto deciso di iniziare una rapida raccolta fondi per dare l’anticipo all’avvocato per intentare
il ricorso al TAR. I sottoscrittori, oltre a versare una quota, dovranno poi firmare dei moduli che
fornirà l’avvocato. Come per la precedente raccolta fondi la responsabile è Patrizia Fedi.