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Gli occhi e il buio

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Bonelli ha pubblicato il secondo volume della collana annuale Romanzi a fumetti. Il precedente, Dragonero, era di genere fantasy e non interessava il sottoscritto.

Questo invece…

Sceneggiato e disegnato da Gigi Simeoni eccoci catapultati in una storia che, sebbene nella trama non particolarmente originale, riesce a catturarci e ad avvincerci.

Un serial killer che si muove nella Milano della Belle Epoque, nel pieno dei fermenti che segnarono quell’epoca: l’avvento delle innovazioni tecnologiche (automobili, telefono, elettricità), la nascita della polizia scientifica, il dinamismo dei giornali della città (Il Secolo ed Il Corriere della Sera), le trasformazioni sociali ed artistiche (il futurismo che si diffonde in quegli anni).

In tutto questo turbinio si muove Alessandro Simonetti. Artista ossessionato dal tentativo di ritrarre l’anima delle persone, anima che pensa di vedere nei loro occhi quando muoiono di una morte violenta. Ed il commissario Matteo De Vitalis, archetipo di un nuovo modo di svolgere le indagini, fresco dei corsi di polizia scientifica, che dovrà combattere contro il serial killer ed i suoi superiori, ancorati alle vecchie maniere.

Bello e coinvolgente, Gli Occhi e il Buio meriterebbe una maggior visibilità di quella permessa dalla limitata distribuzione nelle edicole di questa collana. Giudico importante comunque che la Bonelli sembri voler uscire dai suoi schemi classici per avventure editoriali nuove.