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Guida galattica per autostoppisti

Tutti lo descrivono come esilarante. Io da quel punto di vista non l’ho trovato così spassoso. Sarà forse che bisogna essere in sintonia con un certo umorismo britannico, non so. Però alla fine comunque mi è piaciuto. Fa riflettere e si legge bene.

In fondo è anche premonitore di tante cose. La guida come libro elettronico ricorda i nostri tablet, anche se ancora Adams pensava ad una semplificazione del paradigma del pc anziché al nuovo paradigma inaugurato da iPad. E anche l’idea della Terra come computer vivente mi ha ricordato internet ed i mondo interconnesso.