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ICHI GO ICHI E di Damiano Rosa

Marzo 2019 a Roma è protagonista di una manifestazione organizzata da FARO, Associazione senza scopo di lucro che unisce fotografi professionisti, operatori del settore e amanti della Fotografia della città di Roma: il Mese della Fotografia di Roma (MFR2019). Durante questo mese, con maggiore concentrazione nei weekend, i visitatori potranno partecipare gratuitamente a mostre, incontri con gli autori, momenti didattici, seminari ed altri eventi legati all’arte della fotografia analogica e digitale. L’idea di fondo è che l’unione delle forze e il lavoro collaborativo (e non concorrenziale) tra gli operatori del settore, possa portare in tempi brevi a trovare idee migliori per raggiungere migliori risultati. Sul sito (link qui) o sulla pagina Facebook (link qui) trovate il calendario degli eventi.

La mostra fotografica di Damiano Rosa è esposta all’EUR al Museo delle Civiltà. Per vederla bisogna accedere comunque al museo. Dieci euro per un biglietto unico, valido tre giorni, per il Museo delle Civiltà, il Museo dell’Alto Medioevo ed il Museo Arti e Tradizioni Popolari (link qui). Oppure bisogna attendere gli ingressi gratuiti al museo come da calendario disponibile sul sito.

Intanto chi è Damiano Rosa? Classe 1972, fotografo professionista (il suo sito è qui) ha sposato una donna giapponese, grazie alla quale ha potuto conoscere ed apprezzare la cultura di quel paese, paese dove ormai si reca con regolarità.

Ma parliamo della mostra. Intanto partiamo dal titolo che già ci trasporta in quel Giappone, dove Damiano Rosa è stato ormai più volte. I kangi che compongono la frase Ichi-go ichi-e potrebbero essere tradotti con una certa libertà con “ogni incontro è per una sola volta”. Più nello specifico si intende che in ogni azione che si intraprende bisogna agire bene subito, senza rinviare o pensare di poter ripetere, perché quell’occasione non tornerà mai più e, anche se tornerà, non sarà mai uguale. Questa filosofia in effetti si adatta molto alla fotografia. Per esempio anche un paesaggio immobile cambia ogni istante. Può passare una nuvola modificando di colpo la luce. Oppure in uno sfondo urbano si può aprire o chiudere una finestra e l’immagine è già cambiata un istante dopo. Da questa presa di coscienza Damiano Rosa ha deciso di abbandonare il mezzo digitale per riavvicinarsi alla tradizione utilizzando fotocamere analogiche, sviluppando e stampando in camera oscura personalmente tutte le immagini.

Mi è piaciuta la scelta del bianco e nero per queste fotografie che le inquadrano meglio in quell’atmosfera sospesa tra tradizioni e futuro che caratterizza il Giappone. Un’altra cosa che molto mi è piaciuta è l’attenzione di Damiano a rivolgere il suo sguardo NON dove tutti stanno guardando ma nella direzione opposta.

CategoriesFotografia