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Il diario della Route 66

Arriva un punto della vita in cui tiri le fila e ti rendi conto di essere andato in posti fantastici e sperduti e di avere adesso voglia di qualcosa di “più tranquillo”. Ecco, questa estate “non ho voglia di sbattermi”! Così mi sono detto mentre valutavo se andare negli Asiastan – i vari Turkmenistan, Uzbekistan, ecc – oppure nella Mongolia Interna, una zona della Cina poco battuta dal turismo di massa. E calcolando che l’estate scorsa ero in 4×4, tenda e cucina da campo in Zambia percorrere le mille mila miglia della Route 66 su strade asfaltate per arrivare in confortevoli motel dotati di wifi, doccia calda e comodi letti nella mia testa malata corrispondeva al “non sbattermi” 😂

Ci sono volute tre settimane per andare da costa a costa. Da Chicago, che non conoscevo e che mi è piaciuta molto, attraverso le Grandi Pianure con i loro orizzonti sconfinati. Poi le zone desertiche del Texas, del New Mexico e dell’Arizona per passare ai parchi sui due versanti delle Montagne Rocciose: Monument Valley, Grand Canyon, Arches, Antelope, Bryce Canyon, Yosemite. San Francisco e la California. Una bella cavalcata attraverso paesaggi e meraviglie naturali.

Ed adesso un po’ di riposo… il diario del viaggio lo trovate qui. E’ un po’ lungo, lo ammetto ma d’altronde… c’è tanto da raccontare 😅 Qualche foto l’ho pubblicata sui social ma a breve le caricherò anche qui (la tecnologia mi si era rivoltata contro ed ho dovuto portare il computer a riparare 😬)

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