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Il gioco dell’angelo

Zafòn continua a scrivere bene, la lettura procede scorrevole. Il problema è cosa si trova quando si và avanti. Sarà che uno dopo L’Ombra del Vento ha grosse aspettative, ma il confronto non regge proprio. Se Il gioco dell’angelo fosse uscito prima pure pure l’avrei salvato. Un romanzo iniziale così così e poi quello bello. Invece l’impressione è che Zafòn si sia seduto a tavolino a scrivere, come insegna il suo personaggio ad Isabella, per sfruttare l’eco del successo del primo libro. Senza contare il finale che a dir poco mi lascia perplesso.