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Il podcast alla fine del mondo

Venerdì sera, 21 Dicembre, si attendeva l’ennesima fine del mondo. Ne viene annunciata almeno una all’anno. Poi alcune raggiungono la notorietà mediatica.

I conduttori di due noti podcast – scientificast e fantascientificast – hanno deciso di celebrare l’evento con una trasmissione live tramite un hangout su Google+.

Come sempre in queste situazioni ci sono stati dei problemi tecnici all’inizio trasmissione, ma una volta andati in onda neanche i Maya li hanno più potuti fermare 🙂

È incredibile come, soprattutto in periodi di crisi ed incertezza, si registri un’esplosione della credulità popolare. Da noi la trasmissione Voyager di Rai 2 sembra sempre in prima linea per cavalcare queste amenità – almeno così mi si dice visto che mi vanto di non averla mai vista! A parte queste considerazioni, la trasmissione di Venerdì sera è molto interessante perchè mette in evidenza come, ancor più nell’epoca di internet, l’avere a disposizione troppe informazioni, risulta per la massa equivalente a non averle affatto. E in questo una gran parte della responsabilità ricade sulle nostre scuole non in grado di fornire i giusti filtri. Ma ancor più sui mezzi d’informazione, troppo spesso tesi a cavalcare le notizie senza approfondirle nè verificarle.

In tema di spoiler per chi, come me, segue fantascientificast: sono in cantiere due puntate su Battlestar Galattica. Una dal punto di vista degli umani ed una dal punto di vista dei Cylons. Un modo divertito per ricordarci che il mondo che ci circonda va visto sempre con occhio critico e che la verità con la V maiuscola è sempre soggettiva.

Luca Di Fino, oltre alle chiare spiegazioni sul fondo di verità su cui poggiano molte credenze, ci spiega anche qualcosa di interessante sulla precessione degli equinozi e sull’inattendibilità degli oroscopi basati su costellazioni che… non sono più dov’erano! Dai, Luca, scrivi un bell’articolo sul tuo blog!

Ho apprezzato anche molto l’intervento della professoressa Enrica Salvatori, autrice del podcast Historycast e delle lezioni di storia medievale su iTunes U. Lezioni che sto seguendo quando posso mentre guido. E che mi appassionano, come la lezione sul medioevo tecnologico, seppur non scientifico nel senso moderno del termine, con gli esempi delle varie invenzioni che ancor oggi costellano la nostra vita. Mentre l’ascoltavo non ho resistito ad appuntarmele e per incuriosirvi vi scrivo un succinto elenco.

Gli occhiali: solo le lenti, senza le asticelle. Il libro con le pagine scritte su ambo le facciate: i romani ancora utilizzavano il rotolo di papiro! Il modo in cui mangiamo: dal triclinium in cui si stava sdraiati alla postura seduta. L’università. L’introduzione dei numeri arabi al posto di quelli romani. L’invenzione della moderna società commerciale: dalla lettera di cambio alla prestanza (da cui derivano i moderni concetti di BOT e CCT). La filigrana: Fabriano è tutt’oggi famosa per la carta. L’orologio meccanico per distinguere il tempo della chiesa, declinato dai momenti da dedicare alla preghiera, dal tempo del mercante. I bottoni e le asole, le maniche cucite, le prime mutande, i calzoni (che furono si inventati dai romani ma si diffusero solo nel Medioevo), le calze, con o senza una suola di cuoio per camminare (da cui il vocabolo: calzolaio), praticamente stivali di tessuto legati con dei ganci ai vestiti. La fibbia (utilizzata dai barbari nomadi ma diffusasi nel Medioevo). La forchetta, la staffa ed il ferro di cavallo, la polvere da sparo per uso bellico. Il timone girevole – prima il timone era un remo, ce ne potevano essere uno a destra e uno a sinistra. E l’uso della bussola dal 1200 in poi.

Beh, smetto di scrivere e vi lascio al video dei nostri eroi.

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