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Il Sindaco Marino

In una città come Roma il Sindaco attira su di se sempre gli strali di chi non è soddisfatto del lavoro del Comune. Su Twitter dopo #AleDanno è stato il turno di #SottoMarino, l’hashtag tramite cui assommare tutte le problematiche irrisolte della nostra città. Ultimamente Marino ne ha fatta una di troppo, mi riferisco alla storia delle multe non pagate per la sua Panda rossa.

 

Sappiamo che la tempesta è rientrata – più che altro perché il PD romano non ha nessun candidato da presentare ad eventuali elezioni anticipate. Però l’enorme fuoco di fila mediatico contro il Sindaco mi ha stupito. E allora ho iniziato a riflettere e a leggere in giro sul web qualche voce fuori dal coro…

Marino non mi è mai piaciuto. Ma ammetto che dopo Rutelli, Veltroni ed Alemanno è oggettivamente difficile parlare male di Marino. Se lui è un cattivo Sindaco, quei tre andrebbero fucilati all’istante!

Comunque leggendo di qua e di là mi sono soffermato su questo articolo del blog di denuncia Roma Fa Schifo, articolo che vi invito a leggere perché tira le somme sulle dieci grandi discontinuità che Marino ha attuato fin’ora.

Marino è sulla graticola per un motivo molto diverso, ovvero perché con il suo modo di fare (manco si capisce se lo fa di proposito o se procede a casaccio) si è posto completamente al di fuori dei meccanismi criminali, mafiosi, consociativi e di corruttela che reggono Roma da decenni e ai quali ogni sindaco, nolente ma soprattutto volente, ha dovuto adeguarsi.

E sapete che vi dico? Sono curioso di vedere come andrà a finire. Se Marino vuole salvare la poltrona può solo continuare a demolire il sistema mafioso che regge Roma, tra clientelismi e ricatti. O venirne demolito.