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Il treno per Tallinn

Il treno per Tallinn è un doppio giallo. Lo è nella trama. E lo è nell’identità del suo autore. Arno Saar è infatti lo pseudonimo di un celebre scrittore italiano. Un’operazione simile a quella condotta da J. K. Rowling, la celeberrima autrice di Harry Potter, che ha pubblicato alcuni thriller sotto l’identità di Robert Galbraith.
Detto ciò tocca passare al romanzo. Che parte bene, ha un’ambientazione interessante, è sicuramente ben scritto ma… ma si intuisce troppo presto chi sia l’assassino! Senza contare che il treno evocato nel titolo – che lasciava sperare in un richiamo all’Orient Express – diventa rapidamente marginale nell’arco narrativo. Se il difetto di molta narrativa contemporanea è l’eccessiva prolissità, qui al contrario con un centinaio di pagine in più avremmo avuto forse una storia più solida.