Questo secondo libro rende il primo di fatto un mero preambolo. Visto l’ambiente medievale è con lo scoppio della guerra che il mondo ideato da Martin prende vera vita. Finite le giostre per cavalieri del primo volume, i difetti e le meschinità dei personaggi vengono a galla – oddio, non che prima molti di loro facessero chissà quale bella figura… 😬 Tutti i personaggi commettono un errore dopo l’altro, vuoi per inesperienza, vuoi per onore, vuoi per sentimenti, vuoi per baldanza o per intrigo: sbaglia Jaime, sbaglia Robb, sbaglia Catelyn, sbaglia Tyrion, sbaglia Joffrey, sbaglia Tywin. Il problema è che quasi tutti, ovviamente, se ne rendono conto troppo tardi o non se ne rendono conto affatto. La scrittura resta molto scorrevole e la storia si legge senza problemi. I misteri si infittiscono e, personalmente, inizio a non sopportare più Daenerys. Il personaggio non funziona bene come gli altri e, visto l’alto tasso di mortalità della saga – MAI affezionarsi a qualcuno dei personaggi – non mi dispiacerebbe se la nobile Casa Targaryen si estinguesse per dare spazio a qualche nuovo parvenu dei Sette Regni 😬