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Il Trono di Spade 4

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Nulla da ridire sulle capacità narrative di Martin. Sia che la storia specifica che sta narrando ti interessi o meno, il libro si legge senza intoppi né difficoltà. Anche se è un libro a metà, questo quarto volume. Martin segue solo alcuni dei personaggi, per dedicare il quinto agli altri. Alcune storie si perdono nel nulla, tanto che d’acchito mi sono anche chiesto perché inserirle. Da un lato ho pensato al classico escamotage per allungare il brodo ed aiutare le vendite, presentando al pubblico un libro comunque corposo. Poi però ho riconsiderato il mondo complesso architettato da Martin, ho ripensato ai lunghi trent’anni della Guerra delle Due Rose da cui ha tratto ispirazione. Ed in trent’anni tante strade si sono incrociate ed altrettante si sono perdute. E allora, in definitiva, mi è piaciuto comunque questo volume.

Nel gioco del trono, perfino i pezzi più umili possono avere i loro desideri. Anche se a volte rifiutano di fare la mossa che hai progettato per loro. […] E’ una lezione che Cersei Lannister non ha ancora imparato.