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Illuminazione stradale

Continuano i disservizi nell’illuminazione del quartiere. In alcuni casi l’illuminazione è spenta perchè il consorzio non ha i soldi per pagare l’ACEA. E questo è colpa di quanti, troppi, nei vari condomini non hanno ancora pagato le quote consortili, salvo poi lamentarsi dei disservizi derivanti dalle loro morosità.

Ultimamente invece sembra che il problema sia prettamente dell’ACEA. Il CdQ ha, in data 5 Giugno, inviato una lettera al Consorzio per spingerlo a far pressioni sull’ACEA per il ripristino del servizio. Riporto nel seguito del post il testo della lettera.

Al Presidente del Consorzio “Giardino di Roma”.

Il CdQ “Giardino di Roma, a seguito dell’incontro tenuto in data 30 Maggio 2007 con la S.V, apprendeva che la mancata illuminazione notturna delle sedi stradali e dell’intera area interna al consorzio, è da imputare a meri disservizi nell’erogazione di energia elettrica da parte della società A.C.E.A.
Il CdQ ritiene insostenibile il perdurare della situazione sopra descritta, che peraltro è tale da più di venti giorni.
L’apparente ingiustificato motivo della mancanza sul territorio di illuminazione elettrica, l’assenza di notizie in merito all’evolversi di tale circostanza alla cittadinanza, costringe il CdQ, più volte sollecitato dagli abitanti, a muovere questa contestazione ed a ritenere il responsabile di tale mancanza, responsabile altresì di eventuali incidenti o episodi di criminalità favoriti dall’assenza di luce.
La S.V. è invitata ad attivarsi in tempi brevi nei confronti della società elettrica, per consentire la rimozione dell’ostacolo alla fruizione del servizio, laddove questo consista in un malfunzionamento dell’impianto erogante o comunque di sensibilizzare la stessa alla diffusione di notizie a tale proposito.
Agli estensori della presente appare comunque scandaloso, che un servizio di prioritaria importanza quale quello della illuminazione della sede stradale e delle immediatezze delle abitazioni, resti non garantito per un periodo di tempo continuativo pari a venti giorni, divenendo causa di pericolo ed insicurezza per gli abitanti dell’intero consorzio.
Fiduciosi in un veloce interessamento al problema, restiamo in attesa di riscontro alla presente.

Roma, 5 Giugno 2007.

Il Presidente del CdQ
Maurizio Berti