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Intervista con un membro del CdQ

Stasera sono eclettico, oltre che mi girano…, per cui dò vita ad una piccola auto-intervista per fare il punto sull’illuminazione dell quartiere…

Salve Lucciola, me come mai l’illuminazione del quartiere è sempre altalenante?
Cosa vuole, se affidi a degli incompetenti la manutenzione dell’impianto non puoi certo sperare che diventino dei geni solo perchè li paghi…
E a chi è affidata la manutenzione?
All’Acea ATO. Che non è la società che fornisce l’elettricità al Comune di Roma, ma una società che lavora con i privati.
Già, la solita storia. Siamo un Consorzio e quindi dobbiamo vedercela da soli
Esatto. Abbiamo un contratto di manutenzione assurdo. Paghiamo fior di quattrini e l’illuminazione và e viene. In più il contratto non prevede una scadenza temporale. Scadrà solo quando il Comune di Roma prenderà in carico l’impianto stesso. Questo porta con sè che risulta inutile protestare su giornali, scendere in piazza contro il Comune o quant’altro. L’amministrazione pubblica è indifferente ai nostri problemi. L’unico referente è il Consorzio.
E quando avverrà la presa in carico da parte del Comune?
Secondo la Convenzione di costruzione del quartiere l’impianto dovrà essere collaudato e solo dopo due anni dal collaudo sarà possibile cederlo al Comune di Roma.
E questi collaudi sono in corso?
Il quartiere è diviso in lotti funzionali. Per ora il verde è in pole position per i collaudi. Seguono strade e illuminazione. Ma una tempistica certa è impossibile da determinare.
Ho capito, ma comunque, in attesa dei collaudi, e dei due anni a seguire, non possiamo restare al buio una sera sì ed una no
Assolutamente. Zambrotti, un avvocato che fà parte del CdQ ha preparato una diffida da presentare all’ACEA ATO per la mancata manutenzione. E’ l’unico modo per costringerli ad ottemperare ai loro obblighi o a rescindere il contratto.
E la presenterete come Comitato di Quartiere?
No. Non abbiamo voce in capitolo. Avendo il favore di quattro membri su sette del Consiglio di Amministrazione del Consorzio l’abbiamo fatta presentare dal Consorzio stesso
E il Consorzio l’ha inoltrata all’ACEA ATO?
L’ultimo CdA del Consorzio ha deliberato di farlo. Il Presidente del Consorzio, il dottor Orlandi, ha però preteso che la diffida abbia la firma di tutti i membri del CdA
E ha avanzato tale richiesta durante il CdA?
Macchè. Ha aspettato l’arrivo del periodo natalizio per tirar fuori tale richiesta.
E perchè l’ha fatto secondo lei?
Quì mi debbo dilungare. Il CdA del Consorzio in passato era popolato da sodali del costruttore, il Caltagirone. Quest’anno, alla scadenza del mandato di tale CdA, e con l’appoggio degli amministratori dei condomini del quartiere, il CdA è stato parzialmente rinnovato. Su sette membri, quattro sono favorevoli agli abitanti del quartiere, tre, ahimè, sono dipendenti o lavorano con il Caltagirone. Tra questi figura Orlandi, rimasto Presidente del Consorzio.
E non potevate eleggere un altro Presidente, visto che avevate la maggioranza?
Sarebbe stato bello. Purtroppo ricoprire tale carica non è semplice. Serve esperienza, tempo, indipendenza economica (il posto non è remunerato) e ci si carica di enormi responsabilità sia civili che penali. La mancanza di un candidato diverso da Orlandi, e l’appoggio non totale degli amministratori dei condomini, ha prodotto l’attuale compromesso.
E perchè secondo lei Orlandi ritarda l’invio della diffida?
Ultimamente ACEA è stata de facto acquisita da Caltagirone. Anche senza prove, viene facile pensare che non voglia ledere gli interessi del suo Signore e Padrone. Certo, non ho prove di quanto ho affermato. Ma un tizio che più volte è stato Presidente del Consiglio1 c’ha insegnato che a pensar male è peccato, ma spesso si ha ragione.
OK, il servo del Padrone fà il suo gioco, e voi?
Verrà convocato un CdA straordinario per far sì che questa benedetta diffida sia firmata e spedita. Orlandi può ritardare la volontà del Consiglio, ma non impedirla. Lui pensa forse che dilazionando noi ci perderemmo d’animo. Al contrario ci rende solo più determinati a proseguire la lotta per affermare la priorità dei diritti di diecimila persone contro gli interessi di un ristretto, seppur potente, comitato d’affari che fà capo a Caltagirone.
Beh, le auguro buona fortuna
La ringrazio… 🙂

- Note all'articolo
  1. il nonuagenario Andreotti []