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iphone

Complice una vantaggiosa promozione della TIM… ho cambiato telefono! 🙂

Dopo aver avuto solo Nokia eccomi approdato nel mondo diverso della Apple col melafonino.

Forse come telefoni di per se in commercio ce ne sono di migliori. Soprattutto per la gestione della rubrica. Ma la forza dell’iPhone sono le applicazioni che puoi installarci sopra. Da quelle utili a quelle quasi assurde. Gratuite o a pagamento, scaricabili dall’AppStore.

Anche se debbo dire che il gradimento maggiore da parte mia l’ha ottenuto iTunes, il negozio musicale dove puoi comprare album o singole canzoni a prezzi ragionevoli.

Faccio un po’ di polemica intelligente e cito direttamente Brian Eno in un’intervista rilasciata al Guardian:

“I think records were just a little bubble through time and those who made a living from them for a while were lucky. There is no reason why anyone should have made so much money from selling records except that everything was right for this period of time. I always knew it would run out sooner or later. It couldn’t last, and now it’s running out. I don’t particularly care that it is and like the way things are going. The record age was just a blip. It was a bit like if you had a source of whale blubber in the 1840s and it could be used as fuel. Before gas came along, if you traded in whale blubber, you were the richest man on Earth. Then gas came along and you’d be stuck with your whale blubber. Sorry mate – history’s moving along. Recorded music equals whale blubber. Eventually, something else will replace it.”

Il paragone di Eno è fenomenale. Se nel 1840 possedevi una fonte di grasso di balena eri una persona ricca, perchè il grasso di balena poteva essere utilizzato come carburante. Con l’arrivo della benzina, beh… non sapevi più che fartene del grasso. Ma la storia non si cura di te e va avanti.

Insomma Eno dice che l’era delle major discografiche, l’era del disco, è finita. Le rockstar miliardarie sono retaggi del passato. Il futuro, anzi il presente, l’era del digitale, è un tempo sobrio. La rete ha reso la musica fruibile da tutti tramite il file sharing. E la lotta intrapresa dalle major per contrastare il p2p non ha successo, dilapidando capitali e azzerando gli incassi.

iTunes inverte la tendenza. E dimostra che la nuova era non è la fine della musica, ma solo un modo nuovo e diverso di trarre profitto dalla musica.

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