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Jannino: l’intervista smentita e la lettera offensiva ad Olive

Ormai ho fatto il callo che la maggioranza nel Comitato di Quartiere sia composta da una manica di disperati. Chi si distingue per la propria incompetenza, chi per la nullità delle proprie idee, chi per la facilità alla menzogna. E dato che un presidente deve rappresentare il meglio di chi lo sostiene, come meravigliarsi delle menzogne e della malafede di Jannino?!?

Ma andiamo con ordine e attenti a non scandalizzarvi.

Intanto partiamo dalle cose elementari. Il Consiglio Direttivo dell’attuale Comitato di Quartiere consta di cinque membri provenienti dal vecchio Comitato (io, Antonio Lavorato, Antonio Gliro, Maurizio Vinci, Giuliano Morezzi) e da un misto assortito di altre persone, tra cui alcune che nella presunzione di essere loro sole i depositari della verità e delle capacità, si presentarono alla prima riunione essendosi già accordati per spartirsi le cariche dell’Ufficio di Presidenza. Avevano il diritto ed i numeri per farlo e l’hanno fatto, eleggendo appunto la persona meno indicata alla carica di Presidente.

Nonostante l’aver imbalsamato l’attività del CdQ nella fitta rete dei numeri di protocollo e delle parole scritte, con riunioni i cui verbali vengono approvati con firma solo dopo un mese, con decisioni prese che restano sospese fino alla firma dei verbali perchè-sennò-non-sono-valide, con verbali non firmati lasciati per mesi in sospeso, con la decisione di quest’estate di migrare il dominio internet del CdQ col nuovo sito ancora lontano dall’essere operativo, a Maggio del 2012 comunque ci si confrontò sui programmi.

Il gruppo dei capiamo-tutto-noi si presentò con una paginetta di pensierini da quinta elementare e noi con un programma (i fogli a firma di noi cinque a fine del file, pagine da 51 a 59) chiaro e articolato composto da analisi dei problemi e soluzioni agli stessi. Chissà perchè, rimasti a bocca aperta, il programma della minoranza è stato approvato all’unanimità senza nemmeno discuterne e ad uno di noi, Antonio Lavorato, è stata offerta la Presidenza della Commissione più importante, quella per i Rapporti con le Istituzioni. Con l’ammissione di non avere nessuna idea della complessità delle questioni.

La struttura burocratica scelta dalla maggioranza quindi è quella basata sulla cessione di deleghe da parte dell’Ufficio di Presidenza alle Commissioni. Jannino stesso ha ribadito più volte che di vari argomenti sono competenti solo i Presidenti di tali commissioni e non il Consiglio Direttivo. Consiglio che è chiamato a discutere degli argomenti presentati dai Presidenti stessi.

Come vi ho raccontato il 29 Ottobre Antonio Lavorato ha ottenuto un incontro con l’Assessore ai Lavori Pubblici del XIII Municipio, Olive, per parlare dell’elettrodotto e dei lavori su Via di Malafede. Non come privato cittadino, ma come Presidente della apposita e competente Commissione. Antonio ha informato per mail tutti i Consiglieri del Comitato che avrebbe partecipato all’incontro e dopo l’incontro ha inviato una relazione via mail sempre a tutti i Consiglieri. Oltre ciò ha trascritto questa mail sul gruppo Facebook del quartiere ed io stesso l’ho riportata pari pari sul mio blog. Manca solo su giardinodiroma.org, ma come dicevo tra Jannino e Onori che ci metton mano la situazione del sito è ancora precaria.

Il pomeriggio stesso una giornalista del Nuovo Giornale di Ostia, Marta Aloisi, chiamò Lavorato per chiedergli conferma di quanto scritto e per poterlo riportare in un’articolo sul giornale, articolo pubblicato il giorno dopo.

Questo articolo deve aver scatenato alcuni bassi istinti in qualche persona perchè sono avvenute due cose.

In primis qualcuno ha telefonato al Direttore del giornale per dire che Lavorato non aveva diritto a parlare a nome del quartiere. La Aloisi chiamò me, mi disse di questa telefonata nei termini che ho riportato nella frase precedente e mi chiese lumi. Aveva controllato sul sito web la composizione del CdQ e la carica di Lavorato, ma ovviamente una brava giornalista non si nega un controllo in più. E io le confermai che si, Lavorato come Presidente della apposita Commissione era l’unico titolato ad andare a quell’incontro. E che, certo, non tutti sono obbligati a sentirsi rappresentati da un comitato, tant’evvero che possono esisterne infiniti in uno stesso quartiere. La Aloisi ovviamente concordava e la vicenda sembrava chiusa lì.

E invece no. Martedì 6 Novembre mi richiama la Aloisi per dirmi che a chiamare il suo Direttore era stato Jannino e che il giorno dopo sarebbe uscita sul giornale un’intervista allo stesso Jannino a firma di una sua collega. E la cosa mi è iniziata a puzzare di brutto. Ma come? Prima ti dichiari non competente sulle questioni specifiche tanto da impedire a chi non fa parte di una commissione di occuparsi di alcunché e poi ti muovi di nascosto per sconfessare l’organizzazione che ti sei dato?!? Di nascosto perchè il 5 Novembre il Comitato si era riunito per organizzare l’Assemblea Pubblica di Sabato 10. E Jannino in quell’occasione si era guardato bene dal dire, che so: Presidenti delle commissioni non rilasciate interviste, che le voglio rilasciare io o altre surreali amenità del genere.

Quindi il 7 è uscita questa intervista, un misto di menzogne ed inesattezze da far vergognare chiunque. Meno Jannino ovviamente. Velocemente vi riporto in pochi punti menzogne ed inesattezze:

1) il precedente Consiglio Direttivo del CdQ (non è che sia cambiato il CdQ, è solo stato rinnovato nei suoi membri) fu eletto in un’assemblea pubblica per acclamazione. Il regolamento delle elezioni che ha permesso all’attuale Consiglio Direttivo di essere eletto per voto fu redatto proprio da quel primo Consiglio Direttivo! Comunque l’elezione per acclamazione da parte dell’Assemblea Pubblica aveva pienamente legittimato quel Consiglio Direttivo. Se così non fosse stato il XIII Municipio ed il Comune di Roma avrebbero commesso un illecito a riconoscerlo ufficialmente. Quindi o Jannino in base alle sue dichiarazioni denuncia XIII Municipio e Comune di Roma alla magistratura o se non lo facesse ne conseguirebbe che ha detto una falsità quando afferma che il primo Consiglio Direttivo non era stato eletto. A maggiore conferma della menzogna di Jannino sta il fatto che il nuovo Consiglio Direttivo da lui presieduto non ha chiesto di essere riconosciuto come un nuovo CdQ, ma in continuità col vecchio ha solo comunicato al XIII Municipio il cambio del Presidente.

2) L’iter per l’apposizione dei cartelli toponomastici del quartiere presenta un ritardo non piccolo, ma di anni. Fu a Dicembre 2008 che Olive, il già citato Assessore ai Lavori Pubblici di Ostia, suggerì al CdQ di interessare differenti ma competenti uffici del Comune per far apporre questi benedetti cartelli. E se mai fossero apposti a breve – ed è tutto da vedere – non sarebbe certo per una letterina scritta da Jannino ad Agosto 2012.

3) in chiusura dell’articolo Jannino afferma che il nostro sia l’unico quartiere di Roma ad essere inserito in una convenzione. Una falsità abnorme che, tra l’altro, lo espone alla possibile denuncia alle autorità competenti da parte del Dipartimento Urbanistica del Comune di Roma, se non da parte del Comune direttamente. Moltissimi quartieri più o meno recenti hanno percorso questo iter, sia quelli ormai gestiti direttamente dal Comune (per esempio Casal Palocco, Torrino o Roma 70) sia quelli ancora nella nostra situazione (Ponte di Nona o l’ultimando Mezzocammino).

4) last but not least. Jannino afferma che l’iter burocratico per la costruzione della metro è stato ultimato e che si attende che venga realizzato qualcosa. Addirittura parla di accordo stipulato tra costruttore e Comune. Ad oggi, Novembre, in realtà è stata chiusa la conferenza dei servizi. Con due problemi: la copertura finanziaria dell’adeguamento della linea ferrata per la realizzazione della fermata e la costruzione di un paio di argini sul Fosso di Malafede. Sebbene tali opere spetterebbero alla parte pubblica, questa si è dichiarata indisponibile a finanziarle. Proponendo alla parte privata di farsene carico. Al momento appunto la parte privata sta meditando se le convenga farsene carico e quindi sottoscrivere un accordo in tal senso col Comune. Oppure se lasciare tutto così com’è in attesa di tempi migliori o di diverse decisioni della parte pubblica.

Tutte cose queste ben note all’interno del Consiglio Direttivo del CdQ.

Il giorno 8 noi cinque abbiamo inviato al Nuovo Giornale di Ostia una lettera di rettifica cosicché i lettori della testata possano avere una versione precisa e corretta delle notizie alterate da Jannino.

E la storia sarebbe dovuta finire qui. Neanche per sogno. Si dice che quando uno tocca il fondo del pozzo, può sempre poi cominciare a scavare.

Sempre il 7 Novembre l’Assessore Olive telefona a Lavorato per dirgli che lui aveva ricevuto una lettera, lettera inviata in copia conoscenza a Vizzani (Presidente del XIII Municipio) e a Pace (Assessore ai Servizi Sociali e alla Scuola), lettera brutta ed offensiva scritta da Jannino. Una lettera a dire di Olive piena di accuse ed illazioni in cui Jannino avrebbe criticato Olive per aver organizzato la riunione del 29 Ottobre. Sembrerebbe che a parere di Jannino si sia agito senza alcun rispetto verso la sua persona perché all’assessorato si sarebbe tenuta una riunione senza di lui. Assenza che avrebbe reso la riunione non ufficiale.

Insomma farneticava, ma farneticava da Presidente di un Comitato di Quartiere. L’ho sempre apertamente giudicato inadeguato al ruolo. Adesso anche le istituzioni ne hanno la prova.

Ed il giorno 9 Lavorato ha inviato a Jannino una mail, con in conoscenza tutti i consiglieri, per raccontare della telefonata ricevuta da Olive e chiedere copia di questa lettera sia per conoscerne il contenuto sia per capire se sia stata scritta da Jannino come Presidente del CdQ (cosa grave perché l’avrebbe fatto all’insaputa del Consiglio Direttivo e quindi senza averne il permesso) o come privato cittadino (ancora più grave perché contraddirrebbe i doveri di imparziale rappresentante del CdQ).

Al momento vige un silenzio tombale da parte di Jannino sull’argomento. A breve quindi nuove news sull’argomento. E, sapete che vi dico, a breve nuove news su tutto il CdQ, visto che se aspettiamo Jannino ed i suoi amici, possono passare anni prima che si sappia qualcosa di quello che lui ed i suoi collaboratori fanno (poco e male) e di quello che non fanno.