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JPM v.2

Tempo fa avevo entusiasticamente recensito quello che a mio parere era, e resta, il miglior progetto di rivista per iPad: JPM, Jumper Photo Magazine by Luca Pianigiani.

Poco prima che partissi per il Sud Africa era stata rilasciata la versione 2 dell’app con varie novità e con la pubblicazione del numero 5 della rivista. E tra una cosa e l’altra ho avuto solo ora il tempo di godermi appieno questo quinto numero di JPM.

La novità più interessante è che adesso la rivista è fruibile anche da iPhone. Con una serie di accorgimenti grafici e funzionali che la rendono parimenti leggibile anche sul piccolo schermo dello smartphone.

Come sempre il lavoro di Pianigiani e del suo team è eccellente. L’app, anzi la rivista elettronica, permette di inserire commenti ai singoli articoli, di condividere velocemente su Twitter, Facebook o per email le nostre idee. E soprattutto mantiene la doppia veste, articoli in verticale e contenuti aggiuntivi quando ruotiamo il dispositivo in orizzontale!

Apprezzo molto l’attenzione di JPM alle nuove forme di fotografia, soprattutto l’aver aperto il numero con un articolo dedicato all’hipstajournalism (fare reportage tramite Hipstamatic ed Instagram, le app per le foto retrò di cui mi ero casualmente ritrovato a parlare l’altro giorno in un articolo di tutt’altro genere). Nel 2011 Damon Winter, fotoreporter del New York Times, balzò agli onori delle cronache – e delle polemiche nel mondo del fotogiornalismo – per aver eseguito un reportage sui soldati americani in Afghanistan tramite Hipstamatic. Un modo per restare “invisibile” in mezzo al prossimo, senza l’ingombro in vari casi eccessivo della reflex. Un’ottima soluzione per alcuni. Esecrabile per altri.

Ovviamente l’utilizzo delle app deve essere funzionale alla storia che si vuole raccontare. Io stesso nel mio piccolo utilizzo un po’ l’iPhone, un po’ la reflex nei miei viaggi. Vengon fuori foto molto diverse, anche perchè i due mezzi sono rivolti a soggetti molto diversi.

Se a qualche Hipsta-utente interessasse penso che Winter abbia utilizzato per le sue foto una lente John S ed una pellicola Ina’s 69. Anche se forse poi ha ulteriormente post prodotto le immagini.

Comunque Hipstamatic sta sviluppando nuovi filtri dedicati al fotogiornalismo insieme a questi fotoreporter – c’è anche Ben Lowy in Libia coinvolto nell’operazione.

Tornando a noi, vorrei concludere l’articolo segnalandovi un’altra app by Pianigiani: AF Mag. AF Mag è una rivista realizzata dagli studenti dell’Alta Formazione dell’Istituto Pavoniano Artigianelli per le Arti Grafiche di Trento, a conclusione di due anni di studio. E’ gratuita e la realizzazione di questa rivista elettronica mono numero vuole essere un trampolino di lancio nel mondo del lavoro per questi ragazzi. Dateci un’occhiata, mi raccomando 🙂

In tutto questo tripudio, ahimè, ho invece perso le tracce de Il Colophon, promettente rivista di letteratura rimasta ancora ferma al primo numero. Chissà…