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JPM8 dove fotografia e video si fondono

JPM è, da quando fu pubblicato il primo numero, il classico esempio (italiano, ed è importante sottolinearlo) di come sfruttare al meglio le nuove tecnologie a disposizione del fotografo. Sia del professionista, sia di chi, come me, fotografa per piacere personale. E’ sempre stata una rivista pensata fin nei minimi particolari per essere fruita al meglio sui dispositivi per cui era disponibile. iPad prima, iPhone poi. Il font della grandezza giusta, le copertine animate, l’adattabilità fluida dei contenuti al verso del dispositivo: orizzontale o verticale che sia. Tutte cose dei cui ho gia parlato. Se siete curiosi le trovate qui.

JPM8 è gratuita e non più riservata ad iOS, ma fruibile sul web semplicemente cliccando qui. Quindi dateci un’occhiata, senza remore. JPM8 parla di nuovi modi di progettare e realizzare immagini fotografiche e video. I contenuti non sono stati ancora pubblicati tutti, ma per quelli che ci sono, tanto di cappello. Avere per le mani, anzi sotto le dita, delle fotografie tratte da video 4k, con la possibilità di animarle con uno swipe non è cosa da tutti i giorni.

Con l’ottava iterazione della rivista Luca Pianigiani, editore ed anima del progetto, va oltre quanto fatto finora, uscendo quindi dal concetto di app nativa per un singolo sistema operativo e spostandola direttamente online. Ma non parliamo del classico sito (sennò dove sarebbe la novità?) ma di una webapp: il contenuto è su un sito (è tutto possibile tramite html5, ma non è fondamentale sapere cosa sia, tranquilli, indica solo che basta il proprio browser per visualizzarlo senza dove aggiungere plugin o estensioni) quindi accessibile da desktop, tablet e smartphone. Tutto online quindi ma mantenendo la classica esperienza delle app, con le gesture a cui ci siamo abituati sui nostri dispositivi.

Personalmente sono ammirato dal lavoro svolto, ma… Ci sono sempre dei ma, soprattutto quando un progetto si propone innovativo ed ambizioso come questo. In questo caso ne ho due. Non sono critiche al lavoro svolto. L’ho scritto sopra: la rivista, per gli articoli finora pubblicati, mi è piaciuta . ed aspetto la pubblicazione di quelli mancanti 😉 Anche se personalmente preferirei avere tutto il contenuto alla pubblicazione per poter dare un giudizio completo del lavoro svolto.

Tornando ai miei due ma semplicemente la redazione ha fatto delle scelte editoriali che da un lato non sono in linea con le mie esigenze personali, dall’altro lato non lo sono con alcune caratteristiche a cui mi ero abituato, o meglio che mi avevano conquistato, in termini di esperienza utente.

Andiamo con ordine. Quali sono le mie esigenze? Poter fruire del contenuto anche offline, visto che non sempre nella mia vita la mobilità è legata alla connettività. Leggo spesso in situazioni di connettività non ottimale o assente. Quindi una webapp per me è un po’ un passo indietro 😁

Mentre il primo punto forse potrebbe essere condiviso da molti senza difficoltà, il secondo è molto più personale e legato alla mia precedente esperienza con le app di JPM. Si potevano leggere in verticale (personalmente reputo che l’iPad in verticale sia più comodo per leggere) e nella modalità orizzontale venivano fuori contenuti multimediali che arricchivano l’articolo in maniera inattesa e sorprendente. Con JPM8 invece l’iPad va utilizzato obbligatoriamente in orizzontale. Su smartphone esiste una modalità verticale ma diventa una sfida leggere i testi 😎 Anche qui (per me) un piccolo passo indietro.

Ma questi forse sono dettagli perché JPM 8 viene presentato dal team di Jumper come un nuovo punto di partenza. JPM8 è un manifesto per dimostrare a tutti che essere un fotografo non vuol dire necessariamente essere limitati alla sola immagine ma che è possibile andare oltre combinando le immagini con video e suoni.

Questa non è (solo) una rivista, è un manifesto; il manifesto della nuova fotografia, che risponde alle caratteristiche tecnologiche, culturali e creative di un mondo che è cambiato

Se non conoscete Jumper date un’occhiata al sito, dove trovare a tutto quello che fanno e che propongono. E’ un utile spunto anche per i non professionisti, di qualunque livello, per migliorarsi e per trovare nuove idee per sfruttare al meglio la propria creatività.

CategoriesFotografia