Kony 2012 non è una campagna elettorale, come si potrebbe immaginare dal titolo, ma un tentativo di presa di coscienza collettiva per mettere fine al regno del terrore di un signore della guerra ugandese: Joseph Kony.
Brevemente Kony è il leader dell’LRA, il suo esercito personale, ricercato dalla Corte Penale Internazionale per crimini di guerra e contro l’umanità, accusato tra l’altro di aver ridotto in schiavitù 30000 minori, trasformandoli in bambini soldato ed in schiave sessuali.
L’associazione Invisible Children, oltre a portare aiuto diretto in Uganda, ha ideato una campagna di sensibilizzazione mirata sia a personaggi dello spettacolo che a politici americani per far si che la missione statunitense basata sull’invio di osservatori militari venga supportata e prolungata fino alla cattura di Kony. E l’unico modo affinché l’opinione pubblica spinga i propri governanti ad agire è rendere famoso Kony, un criminale sconosciuto alle nostre latitudini, perché invisibile. Sconosciuto. Si spera non più, grazie a Kony 2012.