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La nuova app Foto di Apple ha senso per un fotografo?

Con gli ultimi aggiornamenti di iOS 8 (la versione 8.3) ed Os X (la 10.10.3) fa il debutto la nuova applicazione Foto. O Photos per chi non sa rinunciare al nome inglese. Salto a piè pari descrizioni e commenti sul programma. Già dalle prime beta si sa che è qualcosa più di iPhoto ma meno di Aperture. E basta una rapida ricerca in Google per trovare recensioni più o meno approfondite. Potete togliervi qualche curiosità leggendo questa serie di domande e risposte.

Foto porta nel mondo della mela due novità.

FotoApp
Finalmente rende immediato trasferire immagini tra i due sistemi operativi. Non è più infatti necessario spedirsi una mail con la foto in allegato. Oppure caricarla su Dropbox per scaricarla subito dopo sul Mac. Niente più frustanti tentativi di far funzionare Airdrop tra iOS ed Os X. Grazie alla iCloud Photo Library abbiamo le stesse foto ovunque. Subito e senza doverci pensare!

FotoApp_regolazioni

 

L’altra novità è che con Foto anche l’ultimo baluardo che rendeva indispensabile l’elefantiaco iTunes viene a cadere: la sincronizzazione degli album fotografici.
Ora per averli su tutti i nostri dispositivi basta o crearli direttamente in Foto o copiarvi le immagini già organizzate precedentemente.
Con qualche compromesso, come l’eventuale maggior necessità di spazio su iCloud. E l’impossibilità di un download per fruirne offline. Opzione per cui ancora abbiamo bisogno di passare sotto le forche caudine di iTunes.

Direi quindi che per chi scatta dall’iPhone o con una macchina fotografica compatta – quindi gestisce solo file jpeg – Foto possa essere considerato una soluzione più che sufficiente, ancorché gratuita.
Ma per un fotografo munito di reflex? Ha senso utilizzarlo?

Per un fotografo Foto non è affatto sufficiente. Foto è gratuito e questo potrebbe allettare qualcuno. Però poi lo apriamo e scopriamo che lo sviluppo dei RAW è troppo limitato. Subito notiamo che alla fine saremmo costretti a ricorrere ad altri programmi per le funzionalità di cui non dispone. A questo aggiungiamo che la gestione della libreria è più farraginosa rispetto alle passate declinazioni dei software fotografici di Apple.

Da quando se ne era iniziato a parlare mi ero comunque chiesto se avesse potuto essere utile per condividere su iPhone ed iPad gli album che conservo dopo i miei viaggi. Ho pensato: sviluppo i RAW con Lightroom, poi li esporto, li trascino in Foto ed il gioco è fatto. Con Aperture non dovevo compiere questi ultimi passaggi. Ma dovevo comunque aprire iTunes, selezionare gli album e sincronizzare l’iPad.

Ho fatto una prova ed ha funzionato. Semplice, immediato e veloce. Album comparsi senza problemi su iPhone ed iPad. Però…

Però poi tutto dipende dalle nostre abitudini e dai servizi che ci vengono offerti dalla concorrenza. E se siete abbonati alla Creative Cloud di Abobe sicuramente non vale la pena di utilizzare Foto e la iCloud Photo Library. Perché?

Già nell’abbonamento più economico – quello chiamato Fotografia che comprende Photoshop e Lightroom – sono comprese l’app Lightroom mobile e Lightroom web. Con un solo clic si possono trasferire gli album dal desktop ai dispositivi mobili. Non si è limitati ad iOS, si ha la possibilità di decidere se e quali album scaricare offline. E al pari degli album condivisi su iCloud, anche con Lightroom web si possono condividere i propri album con gli amici inviando un semplice link.

Ma non solo. Perché quello che verrà sincronizzato non sarà un file jpeg ma una anteprima avanzata. L’anteprima avanzata è un formato particolare, una novità introdotta con Lightroom 5. Immaginate una via di mezzo tra un jpeg ed un raw. È un file che permette ancora delle modifiche, garantendo una qualità sufficiente per una perfetta visualizzazione sul web o sul display di un dispositivo mobile. Ritornando nell’applicazione desktop queste modifiche verranno sincronizzate ed integrate nel RAW. Se poi volete qualche nozione in più vi consiglio questo articolo.

Ben capite che per chi ha a disposizione tutte queste funzioni Foto è del tutto superflua.

Ci sono poi i casi della licenza stand alone di Lightroom, che non dà accesso alle versioni mobile. O i software di sviluppo di altre case – per esempio Perfect Suite di OnOne. Sviluppati i Raw ed esportati in jpeg, questi vanno caricati sui dispositivi. A questo punto sarebbe indifferente utilizzare Foto o una delle tante app portfolio disponibili sull’App Store. Ma anche qui queste app permettono presentazioni più accattivanti di quelle basiche di Foto su iOS.

In conclusione ribadisco quanto già avevo dedotto dal primo annuncio di Apple. Foto, nonostante sfrutti la capacità di OS X di leggere i file RAW, vuole essere uno strumento per gestire le foto fatte con iPhone per condividerle sui social network e poco più. Ma sul desktop Lightroom resta ormai quasi solo a dominare il mercato.

E questo ovviamente non è un bene per noi consumatori…