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La scomparsa del fuoco greco

La scomparsa del fuoco greco è il secondo romanzo di C.J. Sansom. E’ ambientato tre anni dopo la storia raccontata nel L’enigma del gallo nero. Abbandonata Scarnsea ora siamo a Londra, nella City. Restiamo quindi nell’Inghilterra di Enrico VIII, nel pieno delle lotte tra le fazioni religiose, riformatori e papisti, sotto l’incubo di un’invasione franco-spagnola sobillata dal papato. Troneggia quì molto più che nel primo libro la figura di Thomas Cromwell, Lord Cancelliere (Primo Ministro), talmente temuto che ne basta il nome per intimorire chiunque.

Un romanzo storico ben fatto e ben documentato. Notevole la sottolineatura che viene effettuata del maleodore che caratterizza la City, tantevvero che i nobili giravano con degli appositi mazzolini di fiori sotto il naso. Addirittura spettacolare la differenza con i comuni principi legislativi moderni. Gli accusati di un reato non avevano diritto all’assistenza di un legale durante il processo. E sapete perchè? Perchè se le prove raccolte sono state tanto schiaccianti da portare l’imputato in tribunale allora non è necessaria la presenza di un avvocato!!! Notevole, vero?!?