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Le Domus Romane di Palazzo Valentini

Domenica pomeriggio ho partecipato a quella che oso definire come la più bella e suggestiva visita guidata organizzata a Roma. E subito metto le mani avanti, ammettendo che la mia affermazione possa sembrare un tantino difficile da sostenere. Sono il primo infatti a sostenere quanto sia inutile fare una classifica di quale monumento, di quale palazzo possa essere il più bello, il più suggestivo. Sono tutte opinioni soggettive, legate sia alla sensibilità personale di ognuno di noi, sia eventualmente alla capacità di trasmettere emozioni delle varie guide che spesso ci aiutano a scoprire la storia ed il fascino delle tante antichità che riempiono ogni anfratto della Città Eterna.

Nondimeno resto convinto che questa visita multimediale sia così unica e ben congeniata da potersi appropriare meritatamente della palma che le ho attribuito in apertura dell’articolo. Palazzo Valentini è un palazzo cinquecentesco ora sede della Provincia – o meglio della Città Metropolitana di Roma Capitale – e della Prefettura, situato alle spalle del Foro di Traiano. Durante dei lavori di scavo effettuati per la costruzione di parcheggi sotterranei sono stati scoperti i resti di due Domus romane. Ma di resti delle magnifiche residenze dei nobili e dei senatori ne abbiamo viste a bizzeffe, vero? Vero. Qui la differenza la fa l’originale percorso guidato ideato e realizzato da Piero Angela, Paco Lanciano e Gaetano Capasso. Camminando su lastre di vetro poste al di sopra dei resti messi in luce dagli archeologi, grazie alle voci narranti, ai giochi di luci per evidenziare questo o quel particolare, ai proiettori che permettono di ricostruire con la luce stessa pavimenti e mosaici sfregiati dal tempo e dall’incuria, grazie a tutta questa magia le domus tornano in vita davanti ai nostri occhi.

Ma il percorso non si limita solo ai resti delle due domus. Nel 1939, all’inizio della II Guerra Mondiale, poco prima che l’Italia partecipasse al conflitto, nei sotterranei del palazzo era stato realizzato un bunker antiaereo. E nella zona dove era stato scavato questo bunker ecco altre due sorprese!

La prima: i resti di due enormi colonne. Enormi. Pensate alle colonne del Pantheon. Leggermente più grandi di quelle. L’indizio, queste due colonne, che potrebbe collocare lì il Tempio di Traiano, monumento di cui si è persa traccia nei secoli. Gli archeologi indagano.

La seconda: sempre con la voce narrante di Piero Angela una spiegazione multimediale delle decorazioni della Colonna Traiana, decorazioni che raccontano come in un fumetto la campagna militare con cui l’Imperatore Traiano sottomise la Dacia.

E poi, alla fine, l’emozione completamente inattesa ed imprevista. Quando pensavamo di aver finito, ecco che ci accompagnano per un corridoio. La via di fuga del bunker. Via di fuga che si apre proprio davanti il basamento della Colonna Traiana!

Durante la visita è proibito scattare fotografie o girare filmati, ahimè. Ma eravamo così rapiti ed a bocca aperta che probabilmente neanche avremmo pensato a distrarci dalla narrazione e dalle magie visive che si dipanavano davanti i nostri occhi. Un’ora e mezza volata via come se niente fosse. Fantastica! E vi dico una cosa. Ci ritornerò. Sia per rivivere le emozioni intense che mi ha suscitato questa esperienza, sia perché ci hanno anticipato che stanno lavorando per ampliare il percorso stesso.

Qui sotto ho trovato un video che illustra alcuni dei momenti multimediali della visita. Vi consiglio però di fidarvi del mio giudizio e del mio entusiasmo e di non anticiparvi nulla. Si può prenotare online la visita qui. Il mio consiglio spassionato è quello di andare a vedere le domus e solo dopo, per rivivere la magia, di guardare il video. Fidatevi 😉

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