Skip to content

L’ONU ed il Congo

Chiudiamo l’ONU. Riformiamolo, fermiamolo, affossiamolo e comunque smettiamo di dargli soldi! Se è troppo complicato almeno si processi il suo Segretario Generale, Ban Ki Moon per crimini di guerra. Come in ogni organizzazione seria è il capo che si deve assumere le responsabilità per i fallimenti operati sotto il suo mandato.

<br />

L’inefficienza dell’ONU ormai è equiparabile ad una volontà criminale e quello che stà accadendo in questi giorni in Congo ne è la prova provata.

Nel 2000 l’ONU ha istituito la missione MONUC, la più dispendiosa mai organizzata dall’Organizzazione. Un budget annuale superiore al miliardo di dollari, 16000 uomini schierati sul campo e pesantemente armati, regole di ingaggio chiare e bellicose che includono l’uso di qualsiasi mezzo ritenuto necessario a proteggere i civili da immediate minacce di violenza fisica e a migliorare le condizioni di sicurezza.

Una forza adeguata a far rispettare gli accordi di Lusaka del 1999 volti a stabilizzare l’area del Kivu e dei Grandi Laghi.

Ma gli uomini dell’ONU non si sono rivelati essere soldati, ma animali. Non solo non hanno ottemperato il loro mandato ma hanno permesso ai ribelli di riarmarsi e di scatenare l’attuale offensiva.

La frequenza e la gravità dei reati compiuti già nel 2003 dalle truppe ONU verso i civili ed i rifugiati hanno indotto Amnesty International a reclamare che il personale Monuc ricevesse un’adeguata preparazione sugli standard internazionali dei diritti umani prima di essere assunto. Tre anni dopo la Asian Human Rights Commission e l’Asian Legal Resource Centre chiedevano alle Nazioni Unite di ritirare gli oltre 10.000 soldati bengalesi impegnati in operazioni di peacekeeping, inclusa la Monuc1. Un dossier di 140 pagine rivelava che gran parte dei militari bengalesi destinati alle missioni ONU appartengono al Rab, il battaglione creato nel 2004 per fronteggiare il terrorismo, e sono responsabili di omicidi, torture, stupri, intimidazioni e altri abusi. Il Rab opera nella più completa illegalità, spiegavano gli autori del dossier, agiscono nella certezza dell’impunità, con licenza di uccidere. Impiegati in missioni estere rappresentano non una garanzia, ma una minaccia per la popolazione civile.

Ma c’è di peggio. Di tutte le missioni ONU la Monuc è quella che ha accumulato più denunce relative ad atti di corruzione e a violazioni dei diritti umani commessi dal suo personale. Dei caschi blu uruguayani, ad esempio, sono stati accusati di aver rubato della benzina per rivenderla ai gruppi armati che, all’epoca dei fatti, si contendevano il controllo di Bunia, la capitale dell’Ituri, un’altra regione orientale del Congo. Altri caschi blu hanno saccheggiato una chiesa portando via per cibarsene le ostie e il vino santo. Fatto più grave, il personale ONU – e non soltanto in Congo – è responsabile di violenze e abusi nei confronti dei civili, soprattutto casi di stupro di donne e bambini. L’ultimo scandalo è scoppiato lo scorso agosto quando dei caschi blu indiani sono stati denunciati per abusi sessuali su minori.

Ma nulla è stato fatto. A metà Settembre, dopo una sanguinosa scorribanda dei ribelli nella cittadina di Dongu2, la popolazione ha saccheggiato gli uffici del MONUC, le cui truppe non erano intervenute per difenderli. Ed è stato solo l’ultimo episodio di rivolta dei civili contro le truppe ONU.

E poi mi tocca pure sentire il Presidente francese che, a nome dell’UE, temporeggia sulla necessità di inviare truppe europee nella regione. Certo che non li invieremo i nostri soldati. Per vari motivi. Intanto con tutte le truppe che ci sono tra Monuc, eserciti regolari di Congo, Uganda, Rwanda, ribelli congolesi e 100000 profughi in fuga dove le metti fisicamente altre truppe? La densità di popolazione rischierebbe di superare quella di Hong Kong. E poi è rischioso mandare uomini nella giungla. Lì non è come nelle nostre parate militari. Lì s’ammazzano senza troppi complimenti. O vai deciso a fare una guerra o è meglio evitare di andare.
E poi siamo obiettivi. Ai governi europei non è mai importato troppo di quello che si combina in Africa Nera. Tanto le miniere di diamanti e altri minerali vengono comunque mantenute in funzione. Ragion per cui perchè non demandare all’Unione Africana il problema? Sostituiscono le truppe del Monuc e aggiungono il Nord Kivu ai fallimenti che sono state le missioni Amis in Sudan ed Amisom in Somalia. Mi sa che faranno così…

- Note all'articolo
  1. sono 1330 i bengalesi in forza nel Monuc []
  2. i ribelli oltre a bruciare case ed uccidere civili inermi, hanno anche sequestrato un centinaio di bambini di cui s’è persa traccia []
Categoriespolitica