Il commissario Adamsberg è un uomo vago. Così lui stesso si definisce nella sua prima apparizione (L’uomo dei cerchi azzurri). Nel secondo romanzo della serie diventa più concreto. Attenti però: senza esagerare. Acchiappa quasi per caso un filo che spunta dalla matassa degli eventi e risolve il caso. Ma non è mai la storia a catturare in questo romanzo. Sono i personaggi. Il vecchio pastore detto Il Guarda. Il giovane Soliman, un orfanello nero cresciuto nel paesino di Saint Victor du Mont. E lei, Camille, il vecchio amore di Jean-Baptiste Adamsberg. Una donna che si rilassa leggendo manuali tecnici e che sa guidare un camion.
– Nessuno sbirro ascolterebbe questa storia fino alla fine. Non abbiamo niente di tangibile.
– Mi piacciono le storie intangibili.
– E’ quello che ho pensato anch’io.