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Madagascar

Non mi riferisco al film di animazione, ma all’isola-stato africana.

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Se ne parla ultimamente per un colpo di stato. In Africa è un evento che accade spesso. Un gruppo di potere decide di assumere il controllo della nazione e, con l’appoggio dell’esercito, se lo prende. Questa è la norma.

Invece questa volta accade il contrario. E’ il gruppo di potere che viene spazzato via. E l’esercito, che attua il colpo di stato, cede il potere ai civili.

Ma cos’è successo veramente?

Nel 2001 vinse le elezioni Ravalomanana. Elezioni controverse e contestate, accuse di brogli, scontri armati tra le fazioni, rivale sconfitto alle elezioni esiliato. Cose tipiche in Africa.

Questo Ravolomanana ha quindi deciso di modernizzare il paese, affidandosi ai soliti noti: Fondo Monetario Internazionale, Banca Mondiale ed Unione Europea. Sono state quindi effettuate delle privatizzazioni, chissà perchè da alcuni definite selvagge! Comunque il risultato è stato che il petrolio è stato dato alla Total (Francia), bauxite ed alluminio alla Rio Tinto (Inghilterra), il titanio alla Exxaro (Sud Africa), il carbone alla Island Minerals (Australia), il nichel ed il cobalto alla Sherritt (Canada). Il tutto distruggendo tratti di foresta, habitat di specie uniche ed in via di estinzione, e lasciando comunque la popolazione alla fame.

Poi è arrivata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Il Presidente ha deciso di cedere gratuitamente l’uso di metà del territorio coltivabile alla Daewoo (Corea). Un milione di ettari, che alimentano 4 milioni di persone, in cambio di infrastrutture. E la cosa ha fatto uscire di senno popolo ed esercito.

Si, lo so. Ravalomanana era un ex gelataio. Rajoelina, l’attuale Presidente, un ex dee jay. Farà un altro casino…

In fin dei conti che lezione possiamo trarre da questa storia?

In primis che noi europei siamo tanto bravi a criticare gli Stati Uniti quando si tratta di colonizzazione economica, salvo batterli sul tempo appena possiamo.  Mica è facile essere così ipocriti!

In secundis qualche considerazione sulla nostra informazione giornalistica. Perchè ci ostiniamo a rivendicare la superiorità e l’efficienza del nostro giornalismo? I nostri giornali/telegiornali non ci forniscono le notizie in base alla loro importanza. Ma in base ai “legami” e agli “interessi” che tali notizie suscitano. Gli eventi nel Madagascar o in Congo sono importanti in valore assoluto, ma finiscono in secondo piano rispetto, per esempio, al maltempo in Italia, che crea più disagi ai fruitori dei nostri media.